Comunità di S.Egidio


 

23/10/07


L�indirizzo d�omaggio del Card. Crescenzo Sepe

 

All'inizio della Concelebrazione Eucaristica in Piazza del Plebiscito, il Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, ha rivolto un indirizzo di omaggio al Santo Padre. Questo il testo:

Beatissimo Padre,

la Diocesi di Napoli a la cittadinanza tutta Le porgono un affettuoso saluto e un cordiale benvenuto. Napoli � felice e orgogliosa di accogliere Lei, Benedetto, che viene nel nome del Signore, per essere confermata nella fede in Dio, che � Amore, e in Ges� di Nazareth, il cui "volto" a messaggio sono vivi e operanti da secoli nel suo popolo.

La fede di Napoli � una fede autenticamente apostolica, perch� fondata sulla presenza, nel nostro territorio, di Pietro che, secondo antiche fonti battezz� e consacr� il primo Vescovo, Aspreno; e di Paolo, come testimoniano gli Atti degli Apostoli (28,14).

Il patrimonio religioso delta Diocesi � straordinariamente ricco, segnato da una folta schiera di santi e beati che hanno rappresentato, e ancora oggi rappresentano, le peculiarit� spirituali della terra partenopea, contribuendo a irrobustire, nel tempo, lo slancio apostolico e a rendere pi� saldi i legami di santit� non solo con il suo territorio, ma anche con la Sede di Pietro e con la Chiesa universale.

Avendo testimoniato, con la santit� della propria vita, la presenza di Dio in mezzo al popolo, da questa numerosa schiera di �Maestri nella fede�, deriva l'esigenza, all'inizio di questo terzo millennio, di un rinnovato impegno di tutta la Chiesa napoletana, per una evangelizzazione incarnata net territorio.

Certamente, la realt� di Napoli � complessa e difficile e, per tale motivo, merita una particolare attenzione.

Il fenomeno della violenza, ancora pi� odiosa quando � esercitata in forme organizzate, pur essendo un fatto generalizzato, ha trovato anche qui a Napoli un terreno fertile.

La Chiesa, tuttavia, non si stanca di affermare che la violenza � sempre un'offesa a Dio e un intollerabile sopruso nei confronti dell'altro. Niente pu� giustificarne il ricorso, dal momento che essa rende inestirpabili le radici dell'odio, che � un autentico veleno dell'anima.

La condanna di tutto ci� che � contro l'uomo � senza appello e trova la nostra Chiesa schierata in maniera compatta in difesa non solo del bene comune, ma, in una dimensione pi� alta, nella promozione del valore supremo dell'amore, come ci ha insegnato Nostro Signore Ges�.

Per tale motivo, essa � ben lieta di ospitare, con la collaborazione delle istituzioni civili, l'incontro, organizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio, �per un mondo senza violenza�, al quale partecipano i maggiori Rappresentanti delle diverse denominazioni cristiane e delle altre religioni.

Padre Santo,

Napoli � la citt� della luce, anche se in questo momento sta piovendo, e non si fa certo oscurare da qualche nube che attraversa il suo cielo. E� una citt� che, tra i tanti doni, ha quello di saper ascoltare e, soprattutto, di saper riconoscere chi sa esserle vicino a sa amarla. Essa ha gi� sperimentato il privilegio di avere un posto nel Suo cuore di Padre, n� ha dimenticato l'affetto del suo venerato predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II.

Perci�, anche in forza del legame che la Sua visita oggi rinsalda, Napoli vuole guardare avanti, credere in se stessa, nei propri giovani, nelle proprie importanti risorse, testimoniate da una storia gloriosa e, vorrei aggiungere, certificate dal timbro dell'ineguagliabile bellezza umana, culturale a religiosa che caratterizza la citt� e i suoi abitanti.

In questo cammino di rinascita, la Chiesa e gi� mobilitata, con la preghiera e con l�azione come lei ha esortato, ed � pronta a ripartire di nuovo, consapevole di dover rendere conto delle ragioni delta speranza (Cfr 1 Pt 3,15).

Santit�,

ci confermi in questi nostri propositi. Benedica la nostra diocesi a la nostra citt�, la nostra regione e in particolare i nostri sacerdoti, i religiosi, le religiose, i fedeli laici e, soprattutto, i nostri giovani.

Maria Santissima, Regina di Napoli, L'assista e La protegga nel Suo alto ministero petrino.

Anche a Lei diciamo, Santit� �A Maronna t'accumpagni!�.