Comunità di S.Egidio


 

24/10/2007


L�abbraccio di Napolitano �Comune sentire con il Papa�

 

Stessa piazza, due giorni dopo. Non piove, � sera, fiaccole al posto degli ombrelli e la liturgia stavolta � universale.

Una serata �luminosa�, dice il presidente Giorgio Napolitano. Con i riflettori puntati sulla pace nel mondo che illuminano anche Napoli, i suoi �momenti belli e quelli difficili�. Alla fine della sua quarta visita nella sua citt� in meno di un anno, il Capo dello Stato chiude al Plebiscito il Meeting interreligioso parlando ai rappresentanti delle chiese cristiane, delle grandi religioni mondiali. E il messaggio che parte dallo stesso palco del Papa, � pieno di riferimenti ai suoi concittadini. �Con particolare affetto dedico le mie parole - dice Napolitano - a voi napoletani: vi sento sempre vicini e vi sono sempre vicino, nei momenti migliori e nei giorni difficili. E oggi viviamo, in questa bella piazza, anche a me molto cara, un momento luminoso, che ha avuto inizio con la visita pastorale del papa Benedetto XVI�. Napolitano ricorda proprio il discorso del Santo Padre.

�Ho colto nelle sue parole un comune sentire, che permette anche a me di vedere qui il seme della speranza per la citt�, la nostra splendida e tormentata citt�. Infine il saluto e l�incitamento: �Un grazie a voi napoletani per la vostra partecipazione, e un forte augurio per il superamento delle prove che vi attendono�. La giornata del Presidente si chiude sotto i riflettori accesi nella piazza simbolo della citt�, con le fiaccole accese che passano di mano in mano nell�alternarsi dei leader religiosi al �tavolo della pace� per la firma dell�appello finale. Un impegno e un messaggio che va oltre la decisione dell�assemblea su input del cardinale Sepe di istituire a Napoli un Forum permanente per la pace. E non a caso lo stesso arcivescovo chiude il suo discorso sottolineando come la �secolare e grande storia della Chiesa di Napoli�, si sia profondamente arricchita con la storia delle altre confessioni religiose. Storia religiosa ma anche culture. E quella napoletana ieri, con la presenza del presidente della Repubblica ha vissuto altri due importanti momenti �luminosi�. La visita del capo dello Stato � cominciata infatti al mattino con l�inaugurazione della mostra del �cinquantenario� del museo di Capodimonte. Napolitano ha visitato in anteprima l�esposizione dedicata a un percorso storico-artistico �da Caravaggio a Picasso�. Con il Presidente anche il ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli, il sindaco Rosa Russo Iervlino, il presidente della Regione Antonio Bassolino e della Provincia Dino Di Palma. Subito dopo Napolitano ha inaugurato insieme con il cardinale Crescenzio Sepe, il museo dell'arcidiocesi nella chiesa di Donnaregina. �� un�iniziativa generosa del cardinale arcivescovo - ha detto Napolitano - che si � privato di opere di cui poteva fruire l'arcivescovado, e che invece ha donato ai cittadini di Napoli ed ai visitatori�. Per il Presidente �questo museo diventer� un altro punto importante nella valorizzazione del patrimonio culturale e religioso della citt�. In serata, prima di partecipare all�atto conclusivo del meeting interreligioso per la pace, Napolitano ha voluto mantenere la promessa fatta a Marco, il ragazzo eroe che ha perso una gamba per salvare la madre. In prefettura l�ha incontrato e gli donato la medaglia d�oro al valor civile.

Paolo Russo