Comunità di S.Egidio


 

04/11/2007


�Ma l�arma vincente resta l�integrazione �
La comunit� opera da anni per l'inclusione sociale degli immigrati. �Dare accoglienza a chi vive nel rispetto delle regole�

 

�L'INTEGRAZIONE non � una cosa semplice e immediata, da ottenere. Ci vuole tempo. Portare avanti questo lavoro � l'unico modo possibile per garantire sicurezza alle nostre citt� e condizioni dignitose di vita a chi chiede soltanto un'opportunit�.

Giordano Pupo � tra volontari che la Comunit� di Sant'Egidio mette in campo, giornalmente, a assistere gli oltre 150 romeni che si presentano al centro per senza tetto di via Vallechiara, al Carmine. Un servizio unico in citt�, perch� tenta di rispondere ai bisogni essenziali di chi ha affrontato il viaggio della disperazione, della speranza.

C' chi � convinto, nel mondo del volontariato, che i decreti e le esplosioni non serviranno a un granch�. I primi provvedimenti, d'altronde, riguardano prostitute. La gente, quando parla di "problema -romeni", quasi sempre non si riferisce a queste ragazze. �Il problema della donna aggredita a stoma. merita rispetto e attenzione - continua Pupo - ma per affrontare i problemi i decreti di esplosione servono poco. I romeni che vediamo noi?

Sono quelli che chiedono l'elemosina in via San Lorenzo, quelli che vanno a lavorare in nero nelle imprese edili, quelli che cercano un tetto in una vecchia fabbrica. Persone che riducono al minimo le proprie esigenze abitative e di vestiario, ma che mantengono intatto il desiderio di una vita migliore�. �La maggior parte di queste persone - continua Pupo - cerca solamente di lavorare per qualche mese e di tornarsene poi a casa. Nessuno ci ha mai riferito di avere un progetto di vita in Italia�. Quanti ne assiste Sant'Egidio?

�C'� un fenomeno di immigrazione circolare. In estate sono di pi�., perch� arrivano anche i bambini, perch� le scuole sono finite e perch� i genitori li vogliono giustamente vedere. In inverno tornano a essere meno. Si passa da 100 a 200 a seconda delle stagioni.

Arrivano con il pullman che ogni giorno fa la spola da Brignole alla Romania, oppure a bordo dei furgoni guidati dai primi romeni arrivati anni fa che si improvvisano "scafisti" su strada�.

Dicono, quelli di Sant'Egidio, che in altre citt� d'Italia le donne romene vengono assunte per fare le badanti, le assistenti domestiche. �A Genova non succede, perch� da noi questo ruolo viene gi� ricoperto dalle sudamericane. Cos� qui le donne sono costrette a fare l'elemosina�.

L'opinione su questi immigrati e sull'emergenza che sta occupando dibattiti tv e giornali: �Credo che ci sia stata una sovrapposizione mediatica su questo discorso. Senza nulla togliere alla tragedia di questa donna e della sua famiglia. L'errore � fare di tutta l'erba un fascio, ed evitare di affrontare veramente il problema�.

DANIELE GRILLO

Daniele Grillo