Comunità di S.Egidio


 

02/12/2007


Lo spirito di Assisi soffia nel carcere di Poggioreale

 

Alberta Levi Temin racconta della sua prima elementare a Ferrara quando si alzava in piedi mentre i fratelli cristiani dicevano la loro preghiera e lei, in cuor suo, pregava in ebraico. �Perch� Dio � uno�, spiega. La sua mamma, dice la Tallei - scampata a Roma il 16 ottobre del �43 alla deportazione degli ebrei - glielo ha insegnato. E lei lo ripete ad un pubblico insolito, luned� 26 novembre, a 220 detenuti nella cappella del carcere di Poggioreale. � qui, infatti, che la comunit� di Sant�Egidio ha promosso un incontro dal tema �Cristiani, ebrei e musulmani: come vivere insieme?�, nella certezza che parlare di pace e di dialogo � possibile in carcere ed in ogni luogo. �Il carcere � dice Stefania Tallei, coordinatrice della campagna internazionale per la moratoria della Pena di Morte promossa dalla Comunit� di Sant�Egidio, che ha ottenuto fino ad ora pi� di 5 milioni di adesioni - � lo specchio della vita, � il luogo dove convivono culture e religioni, dove sogni e speranze aspettano di realizzarsi, dove si vive la gioia e il dolore degli altri�. Il carcere, perci�, pu� essere d�esempio e da traino per chi vive fuori con i suoi malesseri ma anche con l�esempio di chi vive a stretto contatto ogni giorno ed ogni giorno cerca di convivere, al di l� della propria appartenenza religiosa, della propra cultura, della propria fede. �In carcere si pu� imparare a rispettare il diverso da s� � aggiunge la Temin - Pensiamo ad una piramide con facce diverse ma che hanno la stessa distanza dalla punta: ecco le diverse religioni che devono credere nel dialogo. Alla punta c�� sempre Dio: unico per tutti�.

Al tavolo dei relatori, anche Rachid Amaida, Imam di Salerno e Membro della Consulta per l'Islam italiano presso il ministero dell�Interno, che ricorda la presenza in Italia di 150 diverse religioni e sottolinea quanto sia importante che non si viva pi� di luoghi comuni, che si impari a conoscere l�Islam e a parlare di pace. Da lui parte la proposta della presenza di un ministro di culto che affianchi i musulmani presenti nel carcere di Poggioreale: l�inizio di un ulteriore dialogo con i fratelli dell�Islam.

�Il carcere da sempre struttura di sofferenza diventa � dice don Franco Esposito, cappellano di Poggioreale - luogo di solidariet� e comunione, dove il bisogno dell�altro diventa visibile e viene ascoltota. Segno che ci fa capire che il sogno pu� diventare realt�.

�Lo spirito di Assisi continua a soffiare in tanti luoghi - prosegue Antonio Mattone della Comunit� di Sant�Egidio � e ad avvicinare uomini e donne lontani, rivelando che il destino non � lo scontro, ma l'incontro e il parlarsi nel rispetto delle diversit�.

I detenuti sottoscrivono l�appello conclusivo del meeting interreligioso e si danno appuntamento - ebrei, musulmani, cristiani � al 23 dicembre per pranzare tutti insieme: il dialogo continua a tavola�

Rosanna Borzillo