Comunità di S.Egidio


 

19/12/2007


La vita vince con due donne

 

La moratoria della pena di morte nel mondo � diventata realt�. Se questo � stato possibile, lo si deve alla convergenza di storie, sogni, vissuti a tante latitudini, con uno stesso scopo: salvare la vita , comunque. Margherite �Maggy� Barankitse sta promuovendo il progetto di un ospedale pediatrico nella regione di Ruyigi, in Burundi, dove verranno curate le piccole vittime della guerra dei Grandi laghi.

�Come qualsiasi genitore � spiega � voglio offrire ai bambini il massimo delle possibilit� nella vita �. Maggy � stata nella delegazione di 51 personalit� religiose che hanno salutato a Napoli Benedetto XVI, durante l�incontro promosso dalla Comunit� di Sant�Egidio con l�arcidiocesi �per un mondo senza violenza �. Insieme a Tamara Chikunova, attivista uzbeka, � uno dei volti femminile del no alle esecuzioni. Sia Maggy che Tamara la violenza l�hanno conosciuta direttamente.

Margherite (premio Nobel 2003 dei bambini, premio Nansen 2005 dell�Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) proviene da una famiglia tutsi, minoranza etnica in Burundi. �Sono convinta che ogni uomo pu� essere recuperato � dice Maggy �. Il criminale resta sempre un essere umano, un fratello e una sorella , e non c�� mai nessuna ragione per uccidere. La violenza chiama la violenza e rende criminali. La maggior parte degli europei mi trattavano da utopista, ma io credo che bisogna avere il coraggio di fare una rivoluzione dell�amore�.

La sua storia personale parla proprio di questo. Lavorava come insegnante nel vescovado di Ruyigi. Una mattina dell�ottobre del 1993 viene legata a una sedia e sotto i suoi occhi vengono uccise settantadue persone. Sono le prime devastanti fiammate che danno inizio al genocidio interetnico che semina morte nel Burundi cos� come nel vicino Ruanda. Quando si libera, Maggy abbraccia Chloe, giovane hutu studentessa di medicina, scampata miracolosamente al massacro, e prende con s� 25 bambini, incurante della loro etnia, mettendoli in salvo. Dopo un mese i bambini diventano duecento, bambini ossessionati dalle immagini di vicini diventati improvvisamente nemici. Maggy vince le paure per le minacce alla sua vita e sceglie di vivere con i bambini. I piccoli sono diventati la sua vita nella �Maison Shalom� di Ruyigi e in altre tre case di accoglienza e lei � diventata concretamente la vita per loro.

Per questo non si � pi� fermata: �Dio ci dona energie a sufficienza � spiega � non dobbiamo accontentarci della mediocrit�. L�uomo � capace di sorprendere, � capace di speranza ed io vorrei dare voce alla speranza dell�Africa�.

Alla speranza di un�altra parte del mondo d� voce Tamara Chikunova, fondatrice di �Madri contro la pena di morte�, un organismo non governativo che ha sede a Tashkent, la capitale dell�Uzbekistan, che Tamara ha fondato dopo la morte di suo figlio Dmitry Chikunov, condannato al patibolo per omicidio nel 1999 e fucilato un anno dopo. Era innocente. Nonostante le continue intimidazioni da parte delle autorit� uzbeke, Tamara ha viaggiato in tutto il mondo per parlare della sua storia ed � divenuta una delle pi� importanti attiviste contro la pena capitale.

�In Uzebkistan � racconta � le torture sono usate sistematicamente durante le inchieste. Le confessioni estorte sotto tortura sono a fondamento della condanna. Tutto ci� che � legato alle esecuzioni � considerato segreto di Stato: non si comunica nemmeno la data di esecuzione e alle famiglie non si restituisce il corpo dei condannati per la sepoltura�. Grazie all�impegno di Tamara e al suo collegamento con la Comunit� di Sant�Egidio, � stata commutata in pena detentiva la condanna a morte di 22 persone.

Nel 2005 il presidente dell�Uzbekistan ha emanato un decreto per �la piena abolizione della pena di morte � a partire dal primo gennaio 2008, recepito anche dal Parlamento. Ebbene, �chiediamo che non siano uccisi tutti coloro che sono stati condannati prima di questa data�. La moratoria potrebbe abbracciare anche tutte queste persone e, pi� a Oriente, i detenuti nel braccio della morte giapponese: �L� � sottolinea Ryuji Furukawa, monaco buddista � di fatto non possono stare pi� di cento persone. Lo scorso anno erano 102. E cos� sono state uccise tre persone, tra cui un cristiano, cattolico, proprio nel giorno di Natale�.

La ruandese Maggy Barankitse e l�uzbeka Tamara Chikunova hanno smosso la sensibilit� nei loro Paesi. E sconfitto con il loro esempio di amore la cultura dell�odio e della vendetta

Michele Brancale