Comunità di S.Egidio


 

27/12/2007

LA FESTA - L�appuntamento � alle 13 in Curia. Un men� da grande occasione
Sepe serve il pranzo a 250 poveri della citt�
Pasta al forno, secondo di carne e contorni Finale con dolci natalizi e spumante

 

Si aprono le porte del palazzo arcivescovile per 250 �ospiti particolari�. Non sono vip. Anzi, tutt�altro. Ma sono persone ugualmente importanti. Il cardinale Crescenzio Sepe, oggi alle 13, a "casa sua", serve il pranzo a 250 poveri della citt�.

Dopo aver richiamato l�attenzione delle istituzioni nazionali e locali, lo scorso 8 dicembre, sulle nuove povert� che si profilano nel paese e a Napoli, oggi Sepe accoglie, in largo Donnaregina, quelli che definisce �ospiti particolari�, uomini e donne che vivono nell�indigenza, nella solitudine, senza fissa dimora, e a loro offre un pasto preparato dalla Caritas. Il men� � quello delle grandi occasioni con pasta al forno, un secondo di carne e contorni caldi, e soprattutto, con un finale di dolci natalizi, dal panettone alla tipica pastiera, e un brindisi con spumante italiano. Il pranzo sar� allietato da musica e canti. E, alla fine, gli ospiti potranno esibirsi, se lo vorranno, in balli e canzoni per terminare il pasto con una grande festa.

Sar� lo stesso cardinale Sepe, aiutato da prelati e sacerdoti, a servire le portate agli ospiti. �Staremo insieme, conosceremo altre persone, diverse da noi forse per cultura, per origini, per esperienze di vita, ma accomunate dal piacere di sentirsi e dirsi fratelli, al di l� della sorte, avara, cieca, severa e affatto generosa - dice il cardinale - Vivremo un momento di allegria e di solidariet�, nella letizia dando un significato vero e profondo al grande mistero della nascita del Signore e alla festa del Natale�.

Un pranzo della solidariet� e della speranza che si riallaccia all�omelia della notte di Natale: �Non possiamo non constatare che anche oggi molti si trovano ancora avvolti dalle "tenebre" dell�egoismo e della colpa. Ci si sente stanchi e logorati perch� ci si fa dominare dalla bramosia, dall�avidit�, dal voler soddisfare ogni desiderio ad ogni costo. � l�illusione di una felicit� totalmente astratta perch� si consuma in un istante; � la felicit� che � lontana dalla realt� e non sazia il desiderio del cuore. Sono queste le "tenebre" che ancora avvolgono il mondo; tenebre fatte dai centri di potere, da oppressioni, ingiustizie, dagli spacciatori di droghe�. Tenebre, caos e luce, tornano anche nell�omelia del giorno di Natale dell�arcivescovo: �In questo stato di tenebre e caos, appare la luce che illumina e che offre la salvezza a tutti, realizzando una vita nuova, originata dall�antico amore di Dio - ha detto Sepe ai fedeli raccolti per celebrare la nativit� -. Il Natale spazza via le tenebre della disperazione e dell�egoismo�.

E proprio nel giorno di Natale il centro storico si � trasformato in una cittadella della solidariet�. Nella Basilica dei Santissimi Severino e Sossio dopo la celebrazione solenne della Messa di Natale sono state tolte le panche ed � stata apparecchiata una grande tavolata: 38 tavoli per gli ospiti tra cui anziani che vivono soli a casa o in istituto, immigrati di ogni nazionalit� e confessione religiosa, zingari tra cui tanti bambini, senza fissa dimora, mendicanti, adolescenti. Tutti sono stati accolti dalla Comunit� di Sant�Egidio. Il men�, in gran parte offerto da Gal� Eventi, prevedeva cannelloni al sugo o con besciamella, tacchino al forno con contorno di patate e funghi, la tradizionale insalata di rinforzo e dolci natalizi, tutto innaffiato dal buon vino campano regalato da alcune delle pi� prestigiose aziende vinicole della regione. Non potevano mancare lo spumante e il panettone tra cui spiccavano due grossi panettoni regalati dal carcere di Poggioreale per questo pranzo. Al pranzo � intervenuto anche il cardinale Crescenzio Sepe. Alla fine un Babbo Natale con una gigantesca slitta di legno ha portato un pacco di regali.

Nella chiesa inferiore della Basilica � stata organizzata una festa multietnica, mente nella chiesa di San Nicola al Nilo a Spaccanapoli, il pranzo � stato organizzato dai "Giovani per la pace" della Comunit� di Sant�Egidio con la partecipazione di tanti bambini. Altri pranzi si sono svolti nella chiesa di Santa Caterina ad Ercolano, nella struttura di via Aprea della circoscrizione di San Giovanni a Teduccio e in diversi istituti per anziani a Secondigliano, Villaricca e Salerno.

Cristina Zagaria