Comunità di S.Egidio


 

28/12/2007


Napoli: Comunit� di Sant�Egidio offre pranzo ai detenuti
Troppo sovraffollamento e solo il 10 per cento dei reclusi lavora.

 

Una felpa, un pacchetto di sigarette, una confezione di pocket coffe, foglio e francobollo per lettera, un cartoncino di auguri. � il regalo che la comunit� di sant�Egidio ha fatto a ciascuno dei 90 reclusi che hanno partecipato ieri nella cappella del carcere di Poggioreale al pranzo di Natale.

Ma nella busta rossa con il nome del detenuto c�era molto di pi�: l�augurio di sentirsi "liberi", almeno a Natale. A tavola con loro, volontari della Comunit�, agenti di polizia penitenziaria, cappellani, suore, il direttore dell�istituto Salvatore Acerra, il vice direttore del Dipartimento dell�Amministrazione penitenziaria, Armando D�Alterio, il vescovo ausiliare mons. Antonio Di Donna, il cantante Sal da Vinci che ha eseguito un piccolo concerto.

Il menu: cannelloni ripieni con ricotta e spinaci, polpettone con patate, frutta, pandoro e spumante. "I detenuti - spiega Antonio Mattone di Sant�Egidio - sono stati scelti tra quelli pi� soli che per Natale non avranno colloqui con le famiglie ma anche stranieri e poveri". A loro si � rivolto il vescovo ausiliare, mons. Antonio Di Donna: "Non disperate mai, la nostra presenza qui di certo non pu� risolvere i problemi come l�inserimento lavorativo o la necessit� di fare prevenzione ma � importante esserci per testimoniarvi la nostra condivisione".

Sinceramente commosso il direttore Acerra: "� un�iniziativa che portiamo avanti con grande entusiasmo da quattro anni grazie all�impegno della comunit� di sant�Egidio; siamo partiti con venti oggi ne abbiamo potuti ospitare novanta". Sono 1.850 i reclusi ospitati a Poggioreale, un istituto che - ha spiegato D�Alterio - non soddisfa appieno le possibilit� di accoglienza e di rieducazione previsti dalla legge e dove solo il 10 per cento dei detenuti lavora. Stiamo portando avanti il piano di ristrutturazione delle carceri - ha concluso - ed entro il 2008 avremo 4.000 posti in pi� in Italia".

Intanto il 30 dicembre ci sar� il cardinale Sepe che torna a Poggioreale per la quarta volta anche per tenere fede a due promesse: la ristrutturazione di una casa di accoglienza per ex detenuti che � quasi pronta e l�istituzione di una Giornata nazionale di preghiera che verr� celebrata ogni anno il 10 febbraio. E per un Natale all�insegna della solidariet� e della condivisione il Presule sar� il 25 di nuovo con Sant�Egidio per il pranzo con i poveri alle chiese dei SS. Severino Sossio e di San Nicola al Nilo mentre il 27 ospiter� i senza fissa dimora nel Palazzo arcivescovile con un pranzo di gala per circa 200 ospiti.