Comunità di S.Egidio


 

04/01/2008

Appello di Sant'Egidio per aiutare migliaia di barboni Viaggio nella notte degli ultimi assieme ai volontari
Morti di freddo, le accuse di Sant'Egidio. �Salviamo queste vite ci vuole pi� umanit�
�Emergenza affrontata in ritardo e con poche strutture�. Appello ai pronto soccorso

 

Dopo la morte per asfissia di due clochard � uno in pieno centro storico: piazza Mastai e l'altro in un centro commerciale all'Olgiata i volontari della comunit� di Sant'Egidio avviano una riflessione su metodi e numeri dell'emergenza sociale. Le temperature sono ai minimi mentre i posti per le notti dei senza fissa dimora sono praticamente al massimo della loro capienza. �Non � abbastanza� dicono da Sant'Egidio, aggiungendo che servono pi� ricoveri. Il Comune sottolinea che i posti letto sono aumentati. Si discute dei riflessi che potrebbe aver avuto anche la riorganizzazione (in chiave di contenimento dei costi) dei pronto soccorso e intanto si aspetta l'approvazione del disegno di legge in finanziaria: 10 milioni di euro per i casi di povert� estrema.

Dopo Rodzosky e Michele, i barboni morti al gelo del 2 gennaio, Sant'Egidio e comune contano i vivi. A Roma, i senza tetto sono ormai settemila, concordano le stime. I dubbi riguardano, piuttosto, quei 4.346 posti che, secondo il Campidoglio, costituirebbero l'ossatura della rete assistenziale dell'emergenza. Per la trasteverina Sant'Egidio, punta nel vivo del suo orgoglio territoriale (il quarantenne polacco Rodzosky � morto assiderato in piazza Mastai, a pochi metri dal quartier generale egidino), i letti a disposizione per i senza fissa dimora, sono circa tremila. Molti meno di quelli dichiarati dal Comune. E comunque insufficienti. Non solo. La morte per assideramento del settantenne Michele e del quarantenne Rodzosky (che aveva ancora in tasca il referto del recente ricovero al Fatebenefratelli) spinge la Comunit� di Sant'Egidio a un'appello: �Chiediamo ai responsabili della sanit� e ai direttori dei pronto soccorsi di privilegiare criteri di umanit� rispetto a possibili esigenze economiche. Serve lo sforzo di ognuno in questo momento� dice Francesca Zuccari, mentre il pensiero corre ai nuovi criteri d'accesso al pronto soccorso, introdotti esattamente un anno fa e alla vicenda del Grassi di Ostia (un uomo ubriaco fu lasciato morire su una barella).

Nella beneducata battaglia di cifre tra Sant'Egidio e Comune, interviene l'assessore alle Politiche sociali, Raffaela Milano, che tiene a puntualizzare: �i posti a disposizione per l'emergenza sociale sono 4.346 e sono incluse anche strutture che accolgono donne e bambini che altrimenti sarebbero costretti a stare per la strada�.

Per loro (anche) l'assessorato ha quasi quintuplicato i posti destinati all'emergenza (�Dal 2001 abbiamo aggiunto 3500 posti letto ai 600 esistenti�). Divergenze sull'identit� del nuovo emarginato? Probabilmente s�. In compenso, sulla necessit� di intervenire (presto e bene) comune e Sant'Egidio sembrano convergere. Come pure sull'esigenza di integrare sempre meglio il lavoro tra i i8 e sala operativa sociale, �possiamo rafforzare il collegamento tra i due migliorando la qualit� dell'assistenza� dice la Milano. Ma poi, il vero problema, resta la qualit� del sostegno offerto all'emarginazione. �L'assistenza agli alcolisti, ad esempio, si � indebolita � osserva la Milano, mentre don Vinicio Albanesi presidente di Capodarco chiede una sospensione delle celebrazioni epifaniche per i due clochard morti.

Intanto a Palazzo Leopardi, i dodici posti letto (a castello) della comunit� di sant'Egidio sono gi� esauriti e il volontario pu� solo sognare: �servirebbe un tendone come quello in piazza Adriana allestito in ogni municipio. Diciannove strutture flessibili equipaggiate per l'emergenza freddo. E poi bisognerebbe che le parrocchie si aprissero al territorio, che mettessero a disposizione magari una stanza per chi � fuori, al freddo�. Speranza e coperte � il kit essenziale del volontario: Caritas, Sant'Egidio, Croce Rossa, Esercito della Salvezza e altre. Censite nel vademecum 2008 [email protected], comprensivo di mense e ostelli aperti all'accoglienza in strada. Ma dopo le morti di Michele e Rodzosky occorre un'iniezione massiccia di fiducia. Il volontario

Tonino Sammarone � al suo secondo giro tra portici, inferriate metropolitane e pi� spesso panchine nude del centro. Ed ecco che i conti non tornano. L'edificio che ospita l'assessorato alle politiche della Casa (e progetti speciali) sponsorizza l'accampamento pi� intensamente �abitato� di una notte poco meno gelida del 2.

�Buonasera, volete una coperta?� si offre il soldato Sammarone, in servizio volontario da venticinque anni. Grazie no, rispondono due ragazzi, con sacchi a pelo e un enorme Terranova a dargli un po' di calore. Prazmo e Marek. Giocolieri. Cecoslovacchi. Rispondono alle domande, hanno un progetto e bevono per scaldarsi attenti a non annegare. �Non sono loro quelli pi� a rischio� spiega Tonino. Il problema sono i Rodzosky della citt�. Il XII municipio ha appena varato dodici posti letto in container (Caritas, Sant'Egidio e municipio). Un disegno di legge (in finanziaria) stanzia dieci milioni di euro contro la povert� estrema Nuove risorse. Ma servono anche gli uomini. 11 tendone della Protezione civile funzionava da giorni. Ma nessuno ci ha mai accompagnato Rodzosky e Michele.

Ilaria Sacchettoni