Dal 1� gennaio � stata abolita la pena di morte in Uzbekistan. La decisione era prevista dal decreto presidenziale del l� agosto 2005, che decretava la cancellazione della pena capitale nel Paese a partire dal primo giorno di quest'anno, ma si attendeva la conferma della Corte Suprema. L'Uzbekistan � diventato cos� il 134' Paese abolizionista del mondo e il terzo dell'Asia centrale ex sovietica, dopo Turkmenistan e Kyrgyzstan.
Secondo i missionari presenti in Uzbekistan, la moratoria universale sulla pena di morte, approvata dall'Onu nel dicembre scorso, ha contribuito a dare un'ulteriore spinta a un processo gi� in atto. Tutti salutano con gioia e apprezzamento un passaggio storico, che segue l'abolizione dello scorso anno da parte del Kyrgyzstan e che si iscrive nel percorso verso la moratoria e l'abolizione in Kazakhstan.
La piccola comunit� cattolica in Uzbekistan ha accolto la notizia con grande gioia e commozione, notando i passi avanti verso il rispetto dei diritti umani e la suprema dignit� dell'uomo che si compiono nella repubblica centroasiatica. La comunit� cattolica ha ricordato che �Dio � la fonte e l'autore della vita e che l'uomo non ha il diritto di toglierla a nessuno�.
L'evento � stato costruito negli anni, il governo dell'Uzbekistan ha avviato un percorso biennale (dal 2005 al 2007) in cui preparare l'abolizione completa dalla pena capitale.
In particolare, va notato il lavoro di pressione e sensibilizzazione compiuto da abolizionisti uzbeki, in particolare del movimento delle Madri contro la Pena di Morte (costituito da parenti delle persone giustiziate), fondate da Tamara Chikunova, che con la Comunit� di sant'Egidio hanno lavorato alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale, alla difesa dei condannati a morte e della giusta difesa legale in Uzbekistan.
Negli ultimi anni almeno ventuno condannati a morte sono stati salvati dall'esecuzione fino ad oggi, grazie all'azione dei movimenti abolizionisti. Anche la Comunit� di sant'Egidio ha ringraziato il governo per �l'atto di grande civilt� che rende onore al Paese e che rappresenta un decisivo contributo per una giustizia pi� umana nel mondo�.
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