Comunità di S.Egidio


 

25/01/2008

SANT'EGIDIO
Uno spirito universale
40 anni fa nasceva la Comunit�: intervista al presidente

 

Il 1� febbraio la Comunit� di Sant'Egidio celebrer� il 40� anniversario, con una liturgia eucaristica presieduta daI card. Tarcisio Bertone, in San Giovanni in Laterano. Fondata a Roma da Andrea Riccardi il 7 febbraio dei 1968, � oggi presente in 70 Paesi nel mondo con 50.000 membri. "Non avremmo mai aspettato - dice Marco Impagliazzo , presidente della Comunit� di Sant'Egidio - un cammino cos� complesso, vasto e ampio. Lo Spinto ha voluto che questa storia andasse aldil� dei confini di Roma, anche se, come diceva Giovanni Paolo II, ogni Comunit� di Sant'Egidio mantiene uno spirito romano, cio� universale. Dove s'incontra una Comunit� di Sant'Egidio non s'incontra soltanto una comunit� locale, ma una comunit� con spirito universale".

L'Africa rimarr� una preoccupazione prioritaria della Comunit� di Sant'Egidio?

"Sentiamo molto forte il legame tra Europa e Africa, con li senso dei debito verso I! continente africano, e crediamo che dovremmo investire molta parte delle risorse deI nostro futuro a questo livello. L'Africa ha fatto recentemente grandi passi avanti con le questioni relative allo sviluppo dei popoli e dei Paesi, con la costituzione dell'Unione africana, un'entit� molto importante sulla traccia dell'Unione europea. Credo che dobbiamo sempre pi� favorire, attraverso la cooperazione multilaterale, il condizionamento degli aiuti che vengono dall'Europa alla questione dei diritti umani alla vita e alla salute. Questo di fronte anche all'attuale concorrenza cinese, che aiuta Io sviluppo delle infrastrutture in Africa, ma � poco attenta ai diritti. Dovremmo aiutare di pi� le Ong a fare il loro lavora: provare a investire in forme di partnership tra organizzazioni di base europee e occidentali e organizzazioni africane. Questa � stata per noi l'esperienza di Dream, il programma per la lotta all'Aids che nella sua realizzazione prevede anche la formazione di personale locale medico e paramedico, oltre alla tenace lotta per la salute di migliaia di persone".

Dialogo Interreligioso: a Roma � stata annullata la visita alla sinagoga maggiore da parte della delegazione della moschea della capitale...

"E un fatto triste, una piccola sconfitta della politica di dialogo che a Roma ha anche un bilancio positivo. Speriamo che questa visita possa compiersi al pi� presto. Credo che l'Europa diventi un terreno decisivo per il dialogo, perch� mai come in questi anni c'� stata una presenza cos� importante di minoranze religiose non cristiane. L'Europa pu� diventare un modello di dialogo proprio perch� le radici fondamentali sono cristiane e II cattolicesimo ha elaborato una sua politica di convivenza con le altre religioni in maniera molto particolare: con il Concilio Vaticano Il, ma anche precedentemente con figure di spicco che hanno iniziato questa strada. L'apertura all'altro � una caratteristica propria dei Cattolicesimo da cui partire, senza cedere la propria identit�. La presenza di Benedetto XVI all'incontro interreligioso di Napoli ne costituito un grande Incoraggiamento allo spirito di Assisi, che � spirito di dialogo e dl preghiera per la pace. Auspichiamo una maggiore apertura da parte dei mondo islamico verso questi temi, soprattutto verso le minoranze cristiane. Noi dobbiamo dialogare in quanto cristiani'.

Nei mondo islamico sembra pi� evidente la mancata accettazione della moratoria contro la pena di morte, con una ripresa delle esecuzioni in Iran...

"Ho imparato a conoscere il mondo islamico e ha visto grandi differenze: l'Iran � il pi� grande Paese salita in un mondo islamico che, invece, � a maggioranza sunnita e, quindi, le reazioni sono diverse. Posso dire anche che qualche breccia � stata aperta con il caso dell'Indonesia proprio sulla moratoria. Procederei anche in maniera progressiva da un Paese all'altro. Purtroppo l'Iran non ha dato alcun tipo di segnale positivo in questo senso, per�, noi dobbiamo sempre ricordarci di non fare deI monda islamico un blocco unitario, e considerare che la battaglia contro la pena di morte va affrontata in ogni Paese in maniera diversa e non univoca'.

Quali altre prospettive culturali si aprono?

"L'incontro personale � un itinerario privilegiato nel coinvolgimento dei cuori che si lasciano toccare. Sentiamo urgente la domanda sui valori di tanti che hanno perso I riferimenti ideali e religiosi. Questo � un lavoro che si fa capillare nelle nostre comunit�, nelle periferie delle grandi citt�. In particolare, poi, per il legame della lunga amicizia nel servizio con gli anziani e con i portatori di handicap, sentiamo particolarmente grave la questione sull'eutanasia e sul testamento biologico, perch� la vita va difesa tino alle morte naturale".

Lia Mancini