Comunità di S.Egidio


 

27/01/2008

IL DOSSIER
Storie di speranze e delusioni
�Siamo clandestini, non criminali� �Pi� forti dell�odio�, le voci degli immigrati

 

Lucia stava laureandosi in Per� e viveva lavorando come segretaria per una impresa in miniera. Non le bastava e non ce la faceva, come non bastava a Iris, che da un�altra latitudine convergeva con Lucia verso la stessa decisione: partire, sperare, provare. �Vi prego � � il suo appello � non chiamate criminali i clandestini. Sono proprio i clandestini le prime vittime dei criminali� e, nel caso di Lucia e Iris, come di tanti altri volti anonimi per i pi� ma carichi di storia e umanit� e, lasciatecelo dire, di bellezza, eroi sconosciuti della salvezza di tanti. Iris, ad esempio, una �clandestina� che si � buttata in mare per salvare dalle onde la bambina che accudiva. E� riuscita a strapparla alle acque agitate e ad adagiarla sugli scogli, ma lei non ce l�ha fatta. Cambia davvero tanto la storia, quando si entra nel dettaglio e si respinge la semplificazione, ascoltando le voci degli immigrati e degli amici della Comunit� di Sant�Egidio che nei giorni scorsi, nell�auditorium della Cassa di risparmio di Firenze, hanno presentato un dossier per essere �Pi� forti dell�odio�.

Qualche cifra almeno per la realt� fiorentina restituisce giustizia e dignit� a una popolazione come quella rumena. Scorrendo infatti le cifre si fanno alcune scoperte interessanti. Ad esempio la comunit� rumena, dei 36.327 stranieri regolari nel comune di Firenze, costituisce solo la terza comunit� per numero di presenze (circa 6000 e quasi a pari merito con la comunit� marocchina), dopo albanesi e cinesi (fonte dati repubblica cita questura). Se poi andiamo a scorrere alcuni dati della Camera di Commercio di Firenze, si pu� constatare l'interessante e significativa presenza di cittadini rumeni in cariche societarie (come componenti di consigli di amministrazione, sindaci revisori, amministratori delegati, legali rappresentanti. ecc) aumentata tra l'altro negli ultimi anni dell'1,7 % fino ad arrivare a quasi all'8 % del totale della presenza straniera. Altri dati gettano luce sul modello fiorentino di integrazione. Ai 42 mila stranieri accolti al centro d'ascolto Caritas, vanno aggiunti i 6000 incontrati dal Cenac.

11 mila sono poi i cinesi incontrati dal Cospe solo dal '95 al 2001 per offrire consulenza sui servizi offerti sul territorio (per non parlare di quelli che si incontrano allo Spazio reale), e altre 5000 le consulenze legali offerte dal progetto Arcobaleno. E la lista potrebbe allungarsi. Sono 52 le associazioni degli stranieri solo a Firenze. Esistono due organi consultivi, i consigli degli stranieri di comune e provincia. Sono o sono stati 4 o 5 i consiglieri circoscrizionali di origine straniera e il primo parlamentare proveniente dall�immigrazione � espressione della Toscana. Gli stranieri cio� in questi vent'anni sono sempre meno stranieri e sempre pi� �italiani di altri paesi�.

Michele Brancale