La Comunit� di Sant'Egidio festeggia i suoi primi 40 anni. E non ha bisogno di svecchiarsi, perch� ha molto ardore giovanile. Nata nel 1968, con un incontro di preghiera di studenti del liceo Virgilio di Roma, � da allora guidata dal fondatore Andrea Riccardi, al cui nome � legata la fama internazionale della Comunit�. Fin dall'inizio Riccardi tiene alto lo sguardo, dal centro verso la periferie della capitale. L'incontro con la povert� avviene al Cinodromo, sul greto del fiume Tevere, zona non lontana dal centro, ma densamente abitata da immigrati. Al Cinodromo �gli studenti�, come venivano chiamati scoprendo un'umanit� scarsamente alfabetizzata, decidono di prestare il loro aiuto con il doposcuola, per dare a tutti i mezzi per comunicare e migliorare la propria situazione sociale.
Le scuole popolari restano una costante nella storia della Comunit�.
Sono anni difficili, tra la ripresa economica e l'illusione del benessere: gli anziani soli, che abitano nei bassi di Trastevere, antico rione della capitale, sono identificati da Andrea Riccardi come una nuova frontiera sociale da accogliere, in un tempo in cui di invecchiamento della popolazione non parla ancora nessuno e l'unica soluzione prospettata � quella degli istituti, denunciati come lager dai giovani della Comunit�.
Nel 1973 l'antico monastero trasteverino di Sant'Egidio viene affidato alla Comunit�, che da esso prende il nome. Qui la Comunit� pu� realizzare pienamente la sua predilezione per il Vangelo e la preghiera. L'incontro con gli immigrati della citt� suscita poi nei giovani di Sant'Egidio 11 desiderio di andare alla radice dei problemi: dapprima accompagnando a destinazione un carico perii lontano e poco conosciuto Mozambico, poi con l'assunzione della responsabilit� delle trattative di pace. L'incontro con i guerriglieri per l'intermediazione di don Jaime Goncalves, della Chiesa locale, fino agli incontri tra ribelli della Renamo ed esponenti del governo del Frelimo, porta alla costruzione dell'agognata pace in Mozambico, firmata a Roma il 4 ottobre 1992. Una pace che � durata, come ha sottolineato di recente l'attuale presidente Armando Gebouza: �Fondamentale per il mantenimento della pace � la cura dei malati di Aids: la Comunit� di Sant'Egidio non ci ha abbandonato, � rimasta per la cura dei malati�. Una campagna, quella contro I'Aids, che la Comunit� ha esportato in altri Paesi dell'Africa.
�La storia che abbiamo avuto con i malati in Africa � stata quella di un miracolo: uomini e donne morenti che sono potuti tornare a vivere, attraverso la cura e il programma di nutrizione� spiega Andrea Riccardi, sottolineando che �l'Africa � stata e resta una priorit� per la Comunit� di Sant'Egidio� a diversi livelli. �In questo quarantennale affermiamo ancora che il destino dell'Europa � legato a quello dell'Africa, perch� l'Europa, come dice il papa, non si congedi dalla storia. E indispensabile pensare a un futuro insieme, per una societ� del convivere�.
Lia Mancini
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