Comunità di S.Egidio


 

01/02/2008


Sant'Egidio, gli auguri di Napolitano "in quest'Italia cos� agitata e confusa"
E il cardinal Bertone cita Allen:"Dio � morto, Marx � morto... e anch'io non mi sento molto bene"

 

"In una Italia cos� agitata e confusa, la Comunit� di Sant'Egidio � un'oasi di serenit� e impegno". Giorgio Napolitano ha scelto uno dei movimenti ecclesiali pi� importanti del dopo Concilio per prendersi una breve pausa dall'incalzare della crisi politica, ma senza poter fare a meno di riferirsi alla sesazione che il Paese vive in questi giorni. "Grazie per essere venuto a trovarci, in questi giorni cos� impegnati", dice il fondatore della comunit� Andrea Riccardi, rivolgendosi al capo dello Stato di fronte a cinquecento persone che nella capitale hanno celebrato i 40 anni della fondazione dell'"Onu di Trastevere".

Una cerimonia bipartisan, capitata proprio nel bel mezzo del tentativo del presidente del Senato Franco Marini di dar vita ad un nuovo governo. E tutti i principali attori della scena politica erano radunati sotto le volte delle antiche e splendide sale del Vicariato di Roma. Prodi, Rutelli, Veltroni, l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, i ministri Bindi e Fioroni. E ancora il presidente dell'Udc Rocco Buttiglione e Gianni Letta.

E i notisti politici si sono scambiati pi� di qualche occhiata quando hanno visto, come previsto dal cerimoniale, il segretario del Partito democratico e il braccio destro di Silvio Berlusconi seduti accanto a partecipare alla celebrazione. I due, che il direttore del Foglio Giuliano Ferrara propone come premier e vice, si sono scambiati un saluto cordiale e si sono intrattenuti a parlare per qualche istante.

Anche il presidente della Repubblica e il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, hanno avuto un incontro di circa quindici minuti in una sala del palazzo del Laterano. Al termine dell'incontro Bertone non ha voluto rispondere ai giornalisti che gli chiedevano se per l'Italia si trover� un accordo politico. Bertone si � limitato a rispondere: "leggete l'omelia". E quando l'omelia � risuonata nella chiesa qualcuno ha sorriso e, forse, si � sentito chiamato in causa. "Dio � morto, Marx � morto... e anch'io non mi sento molto bene", ha detto Bertone, citando la famosissima battuta di Woody Allen, per denunciare lo "stato d'animo di una larga parte dell'umanit� di questa nostra epoca, apparentemente sempre pi� insoddisfatta e sempre meno fiduciosa nel futuro".

Napolitano non ha lesinato lodi nei confronti della Comunit� di Sant'Egidio. "La vostra � una comunit� ecclesiale e sociale", ha detto, "guardate con intelligenza alle cose del mondo, mossi da passione cristiana". Il capo dello Stato ha anche sottolineato la necessit� di "sussidiariet�" nell'agire diplomatico: "C'� bisogno di istituzioni pubbliche - ha detto il capo dello Stato -, ma anche di istituzioni come la vostra sulla quale sappiamo di poter contare".

Il presidente ha espresso parole di "riconoscimento ed augurio", che ha rivolto al fondatore della Comunit� "a nome di tutti gli italiani": "sono riconoscimenti dovuti - ha sottolineato ancora Napolitano - per la dedizione che avete dimostrato per la Casa della pace e dei diritti umani. Rappresentate una realt� originale. Vi ha mosso in questo impegno la vostra profonda azione cristiana e una capacit� di guardare lontano. E alla grande intelligenza per le cose del mondo - ha proseguito - avete unito una singolare capacit� diplomatica per la costruzione anche di nuovi Stati e per delle societ� pi� libere e coese". Infine una battuta: "Ora basta - ha scherzato Napolitano - senn� mi chiamano dal ministero degli Esteri e mi dicono di avere esagerato".