Comunità di S.Egidio


 

02/02/2008


I Santegidini feluche dei poveri
Dalle borgate romane alle missioni di pace impossibili

 

La celebrazione dell'altro Sessantotto, �quello senza violenza� puntualizza il portavoce della comunit� Mario Marazziti, � il colpo d'occhio di San Giovanni in Laterano completamente gremita. Tra le grandi navate della cattedrale di Roma (sede ecclesiastica ufficiale del Papa) ieri sera si parlavano decine di lingue, sull'altare celebrava il Segretario di Stato vaticano, nelle prime file di banchi siedevano il capo dello Stato e quello del governo insieme a met� establishment politico-finanziario italiano (Napolitano, Prodi, Gianni Letta, Fassino, Veltroni, Bonanni, Fioroni). La sagrestia del Laterano, poi, era affollata di vesti viola e purpuree dei vescovi e cardinali �amici�. La lista di �sponsor� incrocia trasversalmente palazzi sacri (Bertone, Ruini, Tettamanz�, Sepe, Tauran, Poupard) e quelli laici (Rutelli, Veltroni, Letta, Merkel, Kofi Annan, Amato, Frattini). La cerimonia per il 40� anniversario � la raffigurazione plastica del �Sant'Egidio power�, una multinazionale della solidariet� e del dialogo interreligioso da 50 mila membri in 72 nazioni.

Gli studenti che il 7 febbraio 1968 si incontrarono alla Chiesa Nuova di Roma oggi hanno i capelli bianchi e sono quasi tutti professori universitari (come il fondatore, Andrea Riccardi o il mediatore con la Cina, Agostino Giovagnoli), mentre la diffidenza della Curia per la �diplomazia parallela� � talmente superata che adesso � il capo delle feluche d'Oltretevere a festeggiare la comunit�. Eppure, malgrado i riconoscimenti dell'UE e delle Nazioni Unite per le riuscite mediazioni in vari conflitti e crisi in Africa, Balcani e Sud America, fino a poco tempo fa i �santegidini� incassavano Oltretevere (inclusa nella Terza Loggia dell'ex �premier� Angelo Sodano) pi� riserve che consensi, per l'esito negativo dei negoziati in Algeria o per sovrapposizioni ai canali ufficiali della diplomazia vaticana. E ora Riccardi, citando Benedetto XVI, lancia la �sfida di un nuovo modello antropologico che non sia piegato tutto alle esigenze del mercato e dell'effimero�.

Alla Comunit� � riuscito di trasformare la chiesa di San Bartolomeo all'Isola Tiberina nel �Memoriale dei martiri del nostro tempo�, che richiama pellegrini da tutto il mondo con le reliquie di monsignor Romero e di Paul Schneider, di Franz Jaegerstatter (�il contadino tedesco che ha resistito al nazismo per fedelt� evangelica�) e Alberto Hurtado, Andr� Jarlan, del cardinale Posada Ocampo e del monaco romeno ortodosso Sofian, dei martiri ruandesi e melanesiani. Inoltre al �Sant'Egidio power� contribuisce il �Meeting Uomini e Religioni� (arrivato alla 21 � edizione) che rilancia lo �spirito d'Assisi� facendo incontrare il Papa, i patriarchi ortodossi, il primate anglicano, il rabbino capo d'Israele e personalit� islamiche.

Un mese e mezzo fa, poi, l'approvazione all'Onu della risolu zione per una moratoria universale della pena capitale, tradizionale battaglia della Comunit� che deriva il suo nome dal piccolo monastero di clausura nel cuore di Trastevere, accanto alla Basilica di Santa Maria, in cui pregano insieme ogni sera. In quarant'anni � passata dai primi �dopo-scuola� per i bambini immigrati nelle baracche della periferia romana ai �summit� internazionali.

Accanto ai delegati delle chiese cristiane �sorelle�, ortodossi orientali e protestanti occidentali, il centinaio di vescovi ieri arrivati a San Giovanni fotografano l'approvazione ormai unanime per la Comunit�. E la sua logica di �sostituire gli steccati con i ponti� ha ispirato persino il �rosso� Fausto Bertinotti che domani visiter� la parrocchia della borgata di Tor Tre Teste per fare una donazione. �In Italia sentiamo l'esigenza di superare i vantaggi di parte e le logiche di corto respiro per metterci a lavorare tutti insieme. Non va umiliata la voglia di ripresa del paese - spiega il leader Riccardi, che ha tra le mani il telegramma di auguri del Patriarca di Mosca, Alessio II -. C'� il rischio di scaricare sulle spalle dei pi� deboli l'incapacit� di una parte delle classi dirigenti di pensare secondo il bene comune.

La festa dei nostri primo 40 anni non � il momento di trionfalismi ma di scegliere come provare a cambiare il mondo in meglio, pur con mezzi deboli�. L'obiettivo indicato dal fondatore � �riannodare i fili di una convivenza civile e sociale sia qui in Italia sia nel mondo mentre crescono la sfida della violenza diffusa e la tentazione dello scontro tra mondi culturali diversi�.

Giacomo Galeazzi