Berto, 30 anni, separato, con una figlia, ha lasciato la Sicilia per trovare lavoro. Non l'ha trovato. Si siede ogni giorno davanti alla chiesa di Sant'Angelo e chiede l'elemosina a chi entra per pregare �e chiss�, magari viene fuori anche un lavoro�. Per ingoiare l'orgoglio Berto ingoia anche alcol: �Senn� non ce la faccio a resistere qui�. Come Berto, per le strade di Milano sono costrette a vivere altre cinquemila persone. E non sono solo clochard, che hanno fatto una precisa scelta di vita, ma giovani senza lavoro, divorziati, pensionati rimasti improvvisamente senza casa. A loro � destinata la guida dell'accoglienza, pubblicata dalla Comunit� di Sant'Egidio, che ha raccolto gli indirizzi e i numeri di telefono di tutte le istituzioni necessarie per sopravvivere nella metropoli che ha altro a cui pensare.
INDIRIZZI - Nel vademecum del disagio �Milano dove� sono segnalati 33 dormitori, 10 mense, 30 centri di distribuzione di abiti e cappotti, 10 ambulatori, 130 centri di ascolto, i centri per alcolisti, le ronde della carit� e i bagni in cui con 50 centesimi ti danno pure l'asciugamano. �� una bussola utile per non sentirsi spaesati e soli � spiega Ulderico Maggi, responsabile della Comunit� di Sant'Egidio -, perch� vivere per strada non � quasi mai una scelta, n� il sintomo di un disagio mentale, come ci piace dire per mettere a tacere le nostre coscienza. La solitudine � il pi� grande disagio della povert�, l'emarginazione. Per questo noi abbiamo costruito una rete in cui sentirsi pi� al sicuro e ascoltati�.
La guida, pubblicata in cinquemila copie e costata cinquemila euro, con il contributo del Comune di Milano, verr� distribuita in Stazione Centrale e durante gli interventi ambulanti.
LA GUIDA - In 160 pagine si concentrano molte altre risposte che toccano il disagio pi� comune: dove trovare un lavoro, dove cercare casa, dove curarsi e dove presentare la domanda per il permesso di soggiorno. Ne viene fuori la mappa di una citt� sotterranea della solidariet�, sconosciuta alla maggior parte dei milanesi. Un apparato potente, che ha il fascino dell'efficienza tipica dei lombardi, ma che nasconde anche tanti sentimenti e affetti. �Questa � la nostra normalit� �sottolinea Don Gino Rigoldi, fondatore di Comunit� Nuova � � una guida della normalit� di questa macchina dell'accoglienza. E sarebbe utile che venisse praticata anche da chi non ne ha bisogno�. Perch� di volontari abbiamo una gran carenza, aggiunge il responsabile della Comunit� di Sant'Egidio. Nell'edizione del 2009 la Comunit� di Sant'Egidio e l'assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli, pensano gi� di aggiungere al vademecum una mappa plastificata per orientarsi ancora meglio nella citt� che d� una mano.
Ketty Areddia
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