Modesta mor� il 31 gennaio 1983 alla Stazione Termini perch� i soccorsi tardarono a portarla in ospedale sostenendo che era troppo sporca. Cos�, per commemorare lei e gli altri 48 barboni che in questi anni sono morti di stenti e di freddo a Roma, la Comunit� di Sant'Egidio ha celebrato una messa nel quartiere Nuovo Salario e un pranzo per persone con disagio nel rione Serpentara.
Le storie di Modesta, di Albert, di Jolanka e di tanti altri si somigliano un po' tutte, sono storie di extracomunitari prevalentemente, che dopo la perdita del lavoro o comunque un momento di difficolt�, sono finite sulla strada in modo irrecuperabile. Cos�, Eva, polacca, 45 anni, � scomparsa di recente in seguito a un cancro scoperto cinque anni fa, probabilmente provocato dagli stenti di una vita condotta per anni all'addiaccio, elemosinando. Soltanto di recente proprio la
Comunit� era riuscito a trovarle un alloggio dopo ha potutotrascorrere gli ultimi mesi di vita.
Dopo l'assassinio di Patrizia Reggiani, alla stazione di Tor di Quinto, ad opera di un romeno, i successivi sgomberi forzati decisi dalle autorit� se hanno assicurato da un lato il mantenimento dell'ordine pubblico, dall'altro, secondo gli esperti del settore, hanno anche creato indistintamente problemi a quegli extracomunitari che lentamente tentavano di integrarsi.
Molti, sostengono alla Comunit� di Sant'Egidio, si sono allontanati per destinazioni ignote, qualcuno ha perso il posto di lavoro, mentre alcuni studenti non sono pi� in condizioni di frequentare la scuola.
La messa � stata celebrata nella Chiesa di Santa Felicita e Figli Martiri a Fidene, la stessa dove fu officiato il funerale di Vanessa, uccisa alla Stazione termini da una giovane prostituta extracomunitaria che la colp� ad un occhio con un ombrello. Al pranzo erano presenti decine tra rom, romeni, polacchi e asiatici.
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