Comunità di S.Egidio


 

22/02/2008

L'intervento del cardinale Leonardo Sandri in occasione della tavola rotonda promossa dalla comunit� di Sant'Egidio
La presenza cristiana garanzia irrinunciabile per il pluralismo nella societ� del Medio Oriente

 

�La presenza cristiana rappresenta una garanzia irrinunciabile per salvaguardare il carattere pluralista della societ� mediorientale�, lo ha affermato il cardinale Leonardo Sandri. Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, in occasione della tavola rotonda sul tema �I cristiani in Medio Oriente tra futuro, tradizione e Islam� svoltasi presso la Comunit� di Sant'Egidio in Roma. �Tale garanzia, - ha proseguito il porporato - invocata come necessaria per l'edificazione degli Stati nazionali a carattere democratico, non va intesa come contrapposizione alla dimensione islamica di quelle societ�, quanto piuttosto come deterrente alla tentazione di derive nazionalistiche ed etniche�.

Il cardinale ha poi offerto un ulteriore motivo di riflessione, affermando che �l'Europa e il mondo occidentale in genere, ritengo debbano compiere lo sforzo di riservare una pi� puntuale considerazione alla componente cristiana inserita nel contesto islamico. Si tratta di trovare una corretta posizione, quella di interlocutori interessati e partecipi dell'avvenire di queste comunit�, se si vuole assicurare in termini realmente euro-mediterranei il futuro della regione�.

Riguardo al futuro delle comunit� cristiane, che rappresentano una minoranza �complessa e articolata�, dentro una vasta area a maggioranza musulmana, il cardinale ha indicato la necessit� di affrontare la situazione con �nuove visioni�. Si tratta di comprendere le radici del continuo esodo dei cristiani dai Paesi del Medio Oriente diretti in occidente. Questo fenomeno �inarrestabile� dell'emigrazione �riguarda non solo i cristiani che vivono in situazioni di conflitto o di crisi permanente. ma anche comunit� che vivono in contesti non particolarmente segnati da grave disagio. L'emigrazione diviene, per chi se lo pu� permettere. una risposta drastica e definitiva al groviglio di nodi irrisolti che tenta di soffocare la vita delle comunit� cristiane in Medio Oriente�.

Per questo, il Prefetto ha chiesto un intervento efficace. quale l'intensificarsi dell'azione pastorale e sociale, �volta a scongiurare l'emorragia delle forze pi� promettenti, che sono quelle giovanili, e contenere il problema in generale. E, infatti, evidente che la fine della presenza cristiana rappresenterebbe una grave perdita per il futuro e la vivibilit� dell'intero Medio Oriente e del mondo. Non � un interesse di parte quello che riserviamo ad una regione che tutta l'umanit� sente come il cuore religioso di buona parte del mondo�. 11 Porporato ha avvertito, d'altra parte, che non possiamo contare solo sugli sforzi dei pastori e dei fedeli orientali, perch� coinvolti in contesti segnati �da varie forme di insicurezza e povert�, che non permettono loro di �elaborare strategie di pensiero e di azioni possibili�, in quanto necessiterebbero di �un contesto di tranquillit�. Infatti, quando �si deve faticare per la sopravvivenza, come pensare al futuro con una visione che non sia quella delle immediate necessit�? La sfida � quella di trovare parole e valenze rinnovate, a motivo dei rapidi cambiamenti�. Infine, il cardinale Sandri ha rivolto un invito ai cristiani d'Oriente: �Quanto pi� essi sapranno rispondere alla loro vocazione di vivere il Vangelo in modo autentico, di amare e servire i loro fratelli, tanto pi� la loro presenza anche in Medio Oriente sar� incisiva�. E ha concluso: �Sono persuaso che una intensa e rinnovata vita spirituale dei singoli e delle comunit� rimanga l'autentica sorgente del loro futuro�.