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30/03/2008 |
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Il primo "nitacolo93 della Comunit� di Sant'Egidio � stato quello di riuscire ad evitare ogni politicizzazione pur nascendo nel �mitico" 1968 che il cardinale Bagnasco nel la sua omelia ha definito come �un contesto storico culturale fortemente ideologizzato�. In una Cattedrale gremita, davanti alle istituzioni (tra gli altri Massimiliano Costa, Alessandro Repetto, il questore Salvatore Presenti) e agli sponsor pi� importanti (come la Fondazione Carige: �Presto verr� inaugurata la prima co munit� alloggio per anziani in via Caffaro� ha annunciato il vicepresidente Pierluigi Vinai) ma soprattutto davanti ai tanti amici di Sant'Egidio: i ragazzi della Scuola della Pace, i disabili del Movimento Amici, gli anziani che nella comunit� trovano sostegno morale e materiale e anche alcuni cochard, assistiti dai volontari e che ieri, per l'occasione, hanno voluto vestirsi "a festa", la piccola Onu di Trastevere ha celebrato i suoi quarant'anni: sempre in prima linea, ugualmente divisi tra preghiera ed azione. �Avete intuito - ha continuato l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei � che la fede non � un'ideologia, ma � l'incontro vivo con la persona viva di Gens�, � l'appartenenza cordiale ad un popolo che � nella storia e fa la storia, la Chiesa�. Angelo Bagnasco sta toccando con mano, attraverso la visita pastorale nei vicariati, la sostanza di Sant�Egidio e della tante associazioni di volontariato che, ha detto, �creano una fitta rete di presenza e di carit� operosa� cos� si manifesta la maternit� del la Chiesa, la vicinanza materna della Chiesa al suo popolo�. Una carit� nel solco dell'amore-caritas protagonista della prima enciclica di Papa Benedetto XVI e che �non � un fuoco d� paglia� anche sincera ma passeggero, ma un amore �che dura nella sequenza degli anni e che resiste ai bisogni sempre pi� grandi di noi e alle possibili delusioni� perch� �la fedelt� del tempo misura e invera il nostro servizio�. Il cardinale Bagnasco ha poi concluso disegnando il ruolo di politica e Stato (il cui �compito centrale � il giusto ordine della societ� nel rispetto della sussidiariet�) e quello della Chiesa, che offre il suo contributo attraverso il Magistero sociale, ma anche con quella �rete operosa e fedele, umile e motivata, di presenze e iniziative che nascondo dal grembo della comunit� cristiana�. Quella voglia di fare senza ideologia, ma solo per �servire i poveri senza servirsene�.
Miriana Rebaudo
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