LA FEDE e l'impegno sociale, il cattolicesimo militante e l'apertura verso chi professa altre religioni. Per la messa solenne celebrata dal cardinale Angelo Bagnasco a San Lorenzo, in occasione del quarantesimo anniversario della Comunit� di Sant'Egidio, la cattedrale si � riempita di oltre mille persone delle pi� diverse estrazioni: clochard che hanno tirato fuori il vestito buono e nessuno, per un giorno, guarda dall'alto in basso. Malati in carrozzella, anziani e giovanissimi. Politici di entrambi gli schieramenti. Sono passati quarant'anni dalla prima riunione di un piccolo nucleo a Roma, nel febbraio del 1968 attorno alla figura carismatica di Andrea Riccardi, 32 dalla nascita della Comunit� genovese fondata da Andrea Chiappori, ancora oggi presidente e responsabile cittadino, insieme a un gruppo di amici. �In un contesto storico fortemente ideologizzato - dice il cardinale dall'altare - avete intuito che la fede non � un'ideologia, ma � l'incontro vivo con la persona viva di Ges��.
La preghiera al centro della vita, nelle parole del cardinale e nella testimonianza concreta di una comunit� di laici. Cos� i membri di Sant'Egidio (450 a Genova affiancati da un numero almeno doppio di sostenitori) si riuniscono quotidianamente nella basilica della Nunziata. E poi ripartono per le attivit� pi� visibili: tra i giovani e gli anziani con le "Scuole della Pace" e l'attivit� di assistenza nei ricoveri o a domicilio, tra gli stranieri e i nomadi per favorirne l'integrazione, nel mondo della malattia e della povert�.
�Il compito centrale della politica e dello Stato - scandisce Bagnasco dall'altare - � il giusto ordine della societ�, servire i poveri senza servirsene. �Sant'Egidio � un punto di riferimento imprescindibile per i nostri impegni sociali -dice Pierluigi Vinai, vicepresidente di Fondazione Carige - e nel giro di poche settimane aprir� una nuova casa alloggio in via Caffaro, un appartamento che abbiamo acquistato e concesso in comodato d'uso alla Comunit� che lo gestir�. Ospiter� otto nonni che, con l'aiuto dei volontari, eviteranno di entrare in istituto.
Bruno Viani
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