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Slowfood |
11/04/2008 |
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Pi� forte di tutto � della frenesia a volte incontrollabile tra i padiglioni e gli spazi espositivi, dei venti non sempre benevoli che spirano sul mondo del vino e sui suoi mercati, persino delle �bombe mediatiche� esplose su Verona con la questione del vino adulterato e dell�affaire Brunello �, la solidariet� sbanca Vinitaly e incassa il plauso sincero (e il sostegno, cosa ben pi� importante) di mondo produttivo e della comunicazione. Parliamo di Wine for Life, il progetto promosso dalla Comunit� di Sant�Egidio per fare incontrare il mondo del vino con quello del degrado sanitario e sociale di molte zone dell�Africa. Qualcuno ricorder� di aver sentito gi� parlare di Wine for Life: in effetti l�idea � del 2003 e, da allora, il pianeta enologico ha risposto con entusiasmo alla chiamata della Comunit� di Sant�Egidio, contribuendo a fare di DREAM � il progetto specificamente finanziato dai vignaioli, destinato ad arginare la piaga dell�AIDS nel continente africano � uno dei �casi di successo� (sono parole dell�Organizzazione Mondiale della Sanit�) nella variegata e non sempre fortunata serie di interventi occidentali nel cosiddetto Terzo e Quarto Mondo. Quello che � nuovo, sempre nuovo, ancora pi� travolgente, � lo spirito con cui la Comunit� di Sant�Egidio e la comunit� dei piccoli e grandi produttori di vino italiani sensibili rinnovano la loro proposta, incentivando nuovi soggetti a entrare partners di questa folle, credibile, realistica e in parte gi� realizzata avventura di DREAM. Aderire, in fondo, � semplicissimo: � sufficiente contattare il programma DREAM presso la Comunit� di Sant�Egidio e acquisire un certo numero dei famosi �bollini� rossi Wine for Life, del costo di 50 centesimi di euro cadauno. Apposti sulle bottiglie, i bollini testimonieranno sulle tavole del mondo che un altro mondo � possibile, che un ponte tra nord e sud � davvero praticabile, che la solidariet� non � solo una parola soffiata nel vento, ma un�azione concreta sulla terra, qui, adesso. Dalla tavola rotonda organizzata a Vinitaly, che ha visto riuniti produttori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni politiche, esce dunque rafforzato il messaggio: �Siamo gi� in tanti, ma possiamo essere di pi�, perch� essere di pi� significa lavorare sulla speranza in un futuro migliore per milioni di africani, specialmente donne e bambini�, ha detto Mario Marazziti, portavoce della Comunit� di Sant�Egidio. E poi una novit� c�� stata, proprio nei giorni del Vinitaly: il lancio della nuova sezione del programma DREAM, dal titolo Food for Life: vale a dire, dopo il vino � tutto il mondo dell�agroalimentare che si deve mobilitare per portare un contributo reale al miglioramento delle condizioni di vita nei paesi poveri del mondo fragile. A presentare il nuovo progetto � stato Dario Laurenzi, da sempre motore comunicativo e organizzativo infaticabile al servizio della causa Wine for Life, il quale ha annunciato di voler dare vita a una nuova campagna di sensibilizzazione presso imprese alimentari, aziende agricole, frantoi, ristoranti�per portare nuova acqua al mulino dell�iniziativa. �Noi continueremo a fare la nostra parte, ma � importante fare massa critica e uscire dai nostri confini, per portare il messaggio di Wine for Life e Food for Life pi� lontano possibile�, ha detto a nome dei tanti colleghi coinvolti Alessio Planeta, uno dei produttori pi� in vista ad aver creduto nel progetto. E il mondo della critica enologica? Non intende stare certo a guardare, almeno stando ai messaggi emersi dalla tavola rotonda del Vinitaly. Anzi: una proposta di unire le forze tra addetti ai lavori, guide di settori e giornalisti � stata al centro di uno stimolante scambio di pareri tra i rappresentanti delle principali testate nazionali. Insomma, Wine for Life esce dal Vinitaly 2008 come uno dei fiori pi� belli sbocciati nella vigna d�Italia. Ora si tratta di innaffiare questo fiore, perch� molti altri, nascendo, possano regalare un giorno di sorriso nuovo a tanti altri fratelli lontani.
Per informazioni su come aderire al programma DREAM, e per leggere la lista completa delle aziende coinvolte, consultare www.wineforlife.com.
Tiziano Gaia
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