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13/04/2008 |
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Comunit� di Sant'Egidio |
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Dal primo incontro alla Chiesa Nuova a Roma un gruppo di studenti del liceo Virgilio il 7 febbraio 1968, ai primi �doposcuola� per i bambini immigrati nelle baracche della periferia romana, agli oltre cinquantamila membri della Comunit� di Sant�Egidio in pi� di 70 paesi del mondo. Vangelo e preghiera, amicizia, poveri, dialogo e pace sono stati in questi anni il centro dell�impegno di questa Associazione Pubblica di Laici riconosciuta nel 1986 dalla Santa Sede e che il 7 aprile ha ricevuto la visita di papa Benedetto XVI nella basilica di San Bartolomeo all�Isola Tiberina, a Roma, luogo che ospita il primo Memoriale dei Martiri del Nostro Tempo e che raccoglie la memoria e le reliquie di tanti testimoni della fede che hanno dato la vita per il vangelo. Il Sud, la periferia ed i bambini sono gli ingredienti anche di un altro incontro dei primi anni di vita della giovane Comunit�: Napoli. Nel 1973, l�anno del colera, la Comunit� che dal nome dell�ex monastero trasteverino - sua prima sede stabile � ha appena preso il nome di Sant�Egidio, si sente interrogata dalla realt� di Napoli dove un giovane che si suicida lascia scritto: �non � possibile vivere in una citt� come questa�. Un gruppo di giovani lascia Roma per trasferirsi a Napoli: � la prima apertura alla povert� �fuori le mura� della citt�. Oggi la Comunit� a Napoli conta circa 500 membri, di tutte le et� e condizioni. Momento centrale e vitale dell�essere di Sant�Egidio � la preghiera comune che ha luogo alla sera nella chiesa di S. Pietro a Maiella, nel centro storico, e in altri luoghi della citt� e dei comuni limitrofi - con cadenza almeno settimanale - la lettura e la meditazione personale delle Scritture come nutrimento alla preghiera stessa. La preghiera personale e comunitaria �, dunque, la prima �opera� della comunit�, a Napoli come ovunque nel mondo. Il Vangelo ha suscitato sensibilit� e solidariet� verso i poveri e � nel corso degli anni - ha condotto a riconoscere i diversi volti della povert� nella citt�. Il primo impegno della Comunit� di Sant�Egidio di Napoli � stato a favore dei bambini e dei minori, degli anziani, dei disabili mentali, degli immigrati poveri, dei senza fissa dimora, dei malati di AIDS, dei detenuti. Un gesto altamente simbolico di un�amicizia che non finisce � il pranzo di Natale, che si svolge nella Basilica dei SS. Severino e Sossio, la sala bella della Comunit�, e in vari luoghi della citt�, tra cui i carceri di Poggioreale e Secondigliano, il quartiere di Scampia e San Giovanni a Teduccio, Ercolano, come una grande tavolata che abbraccia la citt�, a cui seggono gli amici pi� poveri. La Comunit� � una presenza attiva anche in campo ecumenico, in particolare con le giornate di preghiera per la pace del 21-23 ottobre 2007 organizzate da Sant�Egidio con l�Arcidiocesi di Napoli, la nostra citt� � diventata una capitale di pace. Centinaia di rappresentanti delle diverse tradizioni religiose del mondo, attorniati da decine di migliaia di persone � tra cui tantissimi giovani - hanno cercato nel cuore delle religioni le premesse per un mondo senza violenza.
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