E� BELLO che sia partito da Genova l'appello (attraverso la Comunit� di Sant'Egidio) per le adozioni a distanza di bambini zingari. Ne abbiamo dato notizia nei giorni scorsi: ci auguriamo che l'appello non cada nel vuoto. Che gli zingari nella nostra societ� siano un problema, � innegabile. E non occorre dilungarsi sul tema: fra i tanti immigrati con i quali ci abituiamo a convivere, la comunit� gitana � forse quella pi� difficile, quella che pi� spesso suscita reazioni ostili. Ma anche questo, come tutti i problemi sociali, deve essere affrontato con spirito costruttivo: bisogna studiarlo, bisogna capirlo. il rigetto � una reazione barbarica, non risolve nulla. � questione di civilt�. Si possono promulgare editti, si possono stabilire regole, ma l'elemento determinante, nel rapporto fra gruppi etnici diversi, � il senso di sicurezza, la consistenza culturale, la maturit� civile della societ�: che tanto pi� si sente minacciata quanto meno � solida e sicura di s�. Oggi si vive in Italia una fase negativa: quasi all'improvviso ci siamo trovati sotto accusa perch� trattiamo coloro che sono diversi in modo ostile. Sarebbe molto bello, e lusinghiero per la nostra citt�, se proprio da Genova partissero segnali di redenzione. La nostra storia pu� aiutarci. Grande citt� di mare, siamo stati abituati ad accogliere, attraverso i secoli, gente diversa: noi stessi, noi genovesi, siamo stati gente diversa per chi ci accoglieva in sante contrade, andando in giro per il Mediterraneo e per il mondo. Non possiamo arrenderci adesso agli umori dominanti, e diventare xenofobi. Neanche di fronte a una comunit� difficile come quella gitana.
Piero Ottone
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