Non ne trovi uno onesto�, diceva di loro Richard Nixon. Un�opinione condivisa dalla magistratura minorile svizzera che negli anni �50 discuteva sulla propensione culturale al furto, viste le statistiche dei tribunali. Di chi si parla? Ma degli italiani, ovviamente, dei nostri emigranti che qualche decennio fa godevano di una pessima reputazione dove andavano a cercare fortuna, Stati Uniti o Svizzera poco cambiava. Due aneddoti per riflettere sui rischi di criminalizzazioni su base etnica che corrono oggi gli zingari, secondo Paolo Morozzo della Rocca, ordinario di diritto a Urbino e membro della Comunit� di Sant�egidio. Cos� Il caso zingari � argomento di riflessione e titolo del saggio edito da Leonardo International e curato da Marco Impagliazzo, con introduzione di Andrea Riccardi. Proprio il fondatore di Sant�Egidio coordina il dibattito con il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, il vicepresidente della Consulta Giovanni Maria Flick e il giornalista Arrigo Levi.
Il cardinale Sepe confessa il suo sgomento, non solo per il �pogrom� al campo rom di Ponlicelli � �Non si pu� non condannare tutto ci� che � violenza� � ma anche per quanto scritto nei temi da alcuni bambini delle scuole locali. �E spaventoso � confessa l�arcivescovo di Napoli � perch� fa capire che c�� un estremismo ideologico che colpisce anche le menti dei bambini, portati dalle mamme durante quella terribile azione, vittime di una spaventosa demagogia e di strumentalizzazioni ideologiche�. Per il cardinale Sepe infatti �a Ponticelli c�� anche chi ha pescato nel torbido sfruttando il disagio sociale�, in �coincidenza con l�azione camorristica�. E mentre sottolinea che �la legalit� deve essere rispettata da di tutti�, sottolinea che �in questi campi rom l�unica presenza da molti anni � quella della Chiesa. Nonostante i solleciti fatti perch� si prendesse coscienza di una realt� non � arrivata nessuna risposta. L�unica istituzione che si � impegnata per l�istruzione ai bambini rom � stata la Comunit� di Sant�Egidio�.
Paolo Morozzo della Rocca ricorda che la presenza degli zingari in Italia � molto pi� marginale che in altri paesi: da noi circa 140 mila, lo 0,23% della popolazione, quando in Spagna sono 700 mila, in Francia 350 mila, senza contare i 600 mila in Ungheria o i 2 milioni in Romania. Qui, come in Bulgaria e Slovacchia, sono il 9%, mentre in Macedonia superano l'11%. Quasi la met� degli zingari nel nostro Paese, 70 mila, sono italiani. Gli altri sono per met� arrivati negli anni �80 dall�exJugoslavia, per met� giunti pi� di recente dalla Romania. In tutta Europa sono tra i 12 e i 15 milioni, il 2% della popolazione. I rom exjugoslavi vivono uno stato giuridico kafkiano, dice il docente di diritto: �Potrebbero avere un permesso di soggiorno accedendo allo status di apolidia, perch� rimasti senza patria. Ma il Viminale accetta domande solo se accompagnate dal permesso di soggiorno. E la legge sull�immigrazione concede il permesso di soggiorno solo a chi � in possesso di passaporto valido...�. Privi di documenti, ma inespellibili. Per loro, e per tutti gli altri che vivono in baraccopoli fatiscenti, si imporrebbe un serio percorso di integrazione. �La legalit� va difesa sempre e comunque � dice Morozzo della Rocca � ma non vi pu� essere legalit� senza rispetto della dignit�, altrimenti costruiremo un diritto penale del nemico�. �Noi di Sant�Egidio da 40 anni siamo nelle periferie � dice Riccardi � e conosciamo i crimini, ma da anni chiediamo a Stato e Comune di affrontare il problema, non delegandolo alla polizia�. Serve allora �una politica forte, non nei muscoli�, ma capace di scolarizzare i ragazzi rom e dare a queste famiglie una casa dignitosa, �discorso difficile in Italia dove da anni non si costruiscono alloggi popolari, ma la Ue aveva dato risorse non indifferenti�. Senza dimenticare mai, come ricorda Arrigo Levi, che i 500 mila zingari massacrati nei lager hanno pagato col sangue il diritto ad essere europei.
Luca Liverani
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