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Il Riformista |
29/05/2008 |
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La notizia dell�incendio appiccato ieri in uno dei campi rom ormai vuoti del quartiere di Ponticelli, a Napoli, non � passata inosservata in Vaticano dove i vescovi italiani sono riuniti da tre giorni in assemblea generale. Anzi. Ieri, � stato l�arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, a tornare sull�argomento condannando con forza i raid nei quali, ha detto, c�� la mano della camorra e di un�ideologia estremista. Proprio cos�. �A Ponticelli - ha detto il porporato - ci sono state strumentalizzazioni ideologiche, c�� anche chi ha pescato nel torbido al di l� dei rom sfruttando il disagio sociale; poi c�� la coincidenza con l�azione camorristica nella zona�. Parole durissime che evidenziano come le idee della Chiesa in merito ai raid a Napoli siano tutt�altro che vaghe. �Non si possono non condannare queste azioni�, ha detto Sepe. E ancora; Tutto ci� che � violenza, � sempre deprecabile da qualsiasi parte essa venga. Noi vescovi - ha aggiunto - dobbiamo impegnarci nella formazione delle coscienze�. In Campania, ha osservato il porporato, �l�unica presenza da anni in questi campi � quella della Chiesa presente in loco, attraverso i parroci e la Comunit� di Sant�Egidio che ha cercato di offrire istruzione ai bambini rom�, Ed � �spaventoso� che a Ponticelli i bambini delle scuole abbiano ritenuto giusti gli incendi dei campi rom: �Una certa demagogia e un certo estremismo ideologico - ha continuato il porporato - riescono a colpire anche nella mente dei bambini�, �E necessario rispettare l�identit� di ognuno, ma quando questa identit� diventa chiusa, esclude l�altro, cadiamo nel �ghettismo��, ha spiegato Sepe riprendendo il concetto espresso nella prolusione di luned� dal presidente della Cei Angelo Bagnasco. Sepe ha parlato ieri a margine della presentazione del libro L�italia e il caso zingari, scritto dal presidente della Comunit� di Sant�Egidio Marco Impagliazzo. E a proposito della difficile situazione dei rom in Italia, ha detto la sua anche Andrea Riccardi, fondatore di Sant�Egidio, una delle voci pi� critiche nella Chiesa nei confronti dell�introduzione nel pacchetto sicurezza del governo Berlusconi del reato di immigiazione clandestina. Ecco la sua ricetta: Occorre �rispettare i rom, oggetto in questi giorni di minacce e raid, ricordando le persecuzioni di cui furono fatti oggetto nel periodo nazifascista gli ebrei�. Secondo i dati riportati dalla Comunit� di Sant�Egido i rom presenti oggi in Italia sono 120-140 mila, pari allo 0,23 per cento della popolazione. Nella maggior parte cattolici, spesso ormai sedentarizzati, i nomadi italiani, ha spiegato Sant�Egidio, vengono da diversi paesi e appartengono a diverse etnie. �In realt� - si legge in una nota - ci� che li accomuna sono le origini, la lingua e il disprezzo che tutti colpisce�. E sui rom e in tema di diritti umani, ieri � stata anche Amnesty International a bocciare l�italia. Il Rapporto 2008 sulla situazione nel mondo, infatti, dedica quattro delle 590 pagine al nostro paese. Il 2 novembre 2007, si legge nel Rapporto, � entrato in vigore un decreto legge urgente che consente l�espulsione di cittadini dell�UE sulla base di un pericolo di sicurezza pubblica. Durante tutto l�anno, si legge nel rapporto, le autorit� italiane hanno intrapreso sgomberi su larga scala di comunit� rom, in violazione degli standard internazionali sui diritti umani.
Paolo Luigi Rodari
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