Comunità di S.Egidio


 

Agenzia Fides

29/05/2008


Un libro sulla presenza dei nomadi in Italia
Occorre una seria politica di integrazione che fughi i pregiudizi e offra una possibilit� ad una popolazione che versa in una condizione di debolezza, sociale ed economica

 

In un momento in cui il tema, non solo in Italia, � al centro del dibattito, sociale e politico, Marco Impagliazzo, Presidente della Comunit� di S. Egidio, ha dedicato un libro alla presenza dei nomadi nel nostro paese, illustrando anche alcuni aspetti non conosciuti rispetto ad un'etnia spesso vittima di preconcetti e di incomprensioni. "Il caso zingari", edito da Leonardo International, curato da Marco Impagliazzo, con introduzione di Andrea Riccardi, � stato presentato ieri presso l'Aula Magna dell'Augustinianum, a Roma.

Una questione, quella dei nomadi, al centro dell'interesse della Comunit� di S. Egidio, attenta, da sempre, agli emarginati, ai poveri, alle persone in difficolt�; una vicenda che sta assumendo risvolti di allarme sociale, tanto che la gestione delle etnie rom � diventata argomento di colloqui e dibattiti europei e nazionali, fino ad arrivare all'agenda politica del governo e dei comuni italiani. Il volume di Impagliazzo, attraverso un taglio giuridico in cui si esamina la cultura nomade tra diritti e doveri, offre un altro punto di vista: i rom, i nomadi si prestano bene a capro espiatorio, ad essere colpevolizzati per i numerosi episodi di violenza che allarmano le citt�. Gi� da un anno la Comunit� di S. Egidio sta ponendo all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni il dilagare diffuso di un rinnovato 'antigitanismo', di cui occorre capire le radici, per frenarne le fastidiose conseguenze (si sta diffondendo, in questo periodo, la 'giustizia fai da te', ed i rom sono i primi ad esserne vittime, come protagonisti di una nuova caccia alle streghe).

Marco Impagliazzo racconta come i nomadi siano originari dell'India, migrati, in forma pacifica, in Europa, ed in Italia fin dal Trecento; la loro presenza � sempre stata accompagnata da decreti di espulsione, violenze ed incomprensioni, per il solo fatto di essere zingari, senza dimora, creando cos� un'aurea di inaffidabilit� attorno a tutte le popolazioni nomadi, di cui i rom sono solo una parte. E non tutte le etnie sono uguali, o si fondano sugli stessi principi. Attualmente gli zingari in Italia sono circa 140mila, di cui la met� cittadini italiani, l'altra met� sono rumeni, cittadini della ex-Iugoslavia, profughi di guerra, che vivono una situazione di grave precariet� sociale e civile. La loro aspettativa di vita, nel nostro paese � di circa 45 anni, contro i 79 del resto della popolazione; i nomadi hanno difficolt� a trovare lavoro e casa, difficolt� ad accedere ai servizi primari, come scuola e sanit�, non per una loro negligenza, ma per una diffidenza delle societ� europee di permettere loro una giusta integrazione. Punire i criminali, ma non criminalizzare una popolazione, questo � uno dei messaggi del libro.

Occorre una seria politica di integrazione che fughi i pregiudizi e il clima di persecuzione, offra una possibilit� ad una popolazione che versa in una condizione di debolezza, sociale, economica, civile, un popolo senza terra, che se conosciuto e accolto, com'� negli intenti della Comunit� di S. Egidio, pu� rappresentare una ricchezza anche per la popolazione italiana. (P.C.)