PENA
MORTE: CITIES FOR LIFE; TESTIMONIAL EX CONDANNATO USA NICK YARRIS,CONDANNATO A SEDIA ELETTRICA,SCARCERATO DOPO
23 ANNI
- CATANIA, 25 NOV - Ci sara' anche Nick Yarris, ex
condannato alla sedia
elettrica riconosciuto innocente dopo 23 anni trascorsi
nel braccio della
morte di un penitenziario della Pennsylvania, tra i
testimonial i 'Cities
for life', la manifestazione nazionale contro la pena di
morte organizzata
dalla comunita' di Sant' Egidio che si terra il 30
novembre in tutta Italia.
Martedi' prossimo e' la Giornata internazionale delle
Citta' per la Vita, contro la pena di morte, data che ricorda la prima
abolizione della pena capitale da parte di uno Stato, il Granducato di Toscana
di Pietro Leopoldo, nel 1786. Trecento citta' italiane e del mondo fanno gia'
parte del movimento e il loro simbolo, dal Colosseo alla Casa
Rosada, dall' Atomium al Palazzo della Moneda, sara' illuminato in maniera diversa
per diventare emblema vivente, che dice al mondo che e' possibile fare
a meno della pena di
morte, come e' accaduto per la schiavitu' e la tortura.
Yarris sara' a Catania gia' lunedi' prossimo, e nel
pomeriggio terra' un incontro nell' aula magna del Palazzo centrale dell'
universita', nell' ambito di un' iniziativa promossa dalla facolta' di
Scienze politiche e dal Comune. L'indomani sera Yarris partecipera' a una veglia
di preghiera nella chiesa di San Biagio, in piazza Stesicoro, al termine
della quale verra' illuminata simbolicamente la fontana dell' Elefante, in
piazza Duomo.
Yarris, 25 anni fa venne fermato dalla polizia per un'
infrazione stradale. Mentre era in carcere, un detenuto disse al
procuratore che Nick aveva confessato di aver ucciso una donna, che l'
imputato ha sempre negato di avere conosciuto. Secondo Yarris il detenuto lo
avrebbe accusato falsamente per ottenere in cambio la sua scarcerazione. A
salvarlo dalla morte e' stata la prova del Dna, accettata per la prima
volta negli Usa da una Corte, che ha consentito di accertare la sua
estraneita' all' omicidio.
L' uomo ha lasciato due anni fa il braccio della morte
senza una casa, senza soldi, senza assistenza sanitaria.
''Mi hanno torturato, ma io non ho mai provato rabbia per
quello che mi facevano, che mi hanno fatto - ha affermato - ora sento
la mia vita come un qualcosa di stupendo, ma so che li', nel braccio della
morte ci sono altri innocenti che trascorrono il tempo come lo ho trascorso
io. In quella cella di pochi metri alla fine non riesci neanche piu' a
parlare con te stesso''.
''Quest' esperienza - sostiene Yarris - mi ha migliorato,
mi ha reso molto migliore.
Un detenuto uscito da quel penitenziario, Charlie Greener e'
diventato il 'mostro del carcere di Abu Graib', in Iraq, dove sono
state commesse enormi crudelta'. Quando sono uscito ho guardato i miei amici, i
miei colleghi di detenzione. So che sono innocenti, e uscendo ho promesso
loro che avrei lavorato per loro. Perche' abbiano giustizia''.
Sulla sua vicenda Yarris ha realizzato un Cd che promuove
con Williams Nieves e Ray Krone in tutta Europa.