In questi giorni di grande freddo, che colpisce duramente chi è senza dimora, la Comunità di Sant’Egidio ricorda, con liturgie e momenti di preghiera in diverse città, le tante persone che le difficoltà della vita hanno spinto alla vita in strada.
Con loro la Comunità, attraverso il servizio delle mense, le cene itineranti, i luoghi di accoglienza, ha intessuto negli anni rapporti di prossimità e di familiarità, nel tentativo di migliorare le difficili condizioni della loro vita.
La memoria di coloro che hanno perso la vita si rinnova ogni anno, a partire dalla morte di una donna, Modesta Valenti, che viveva in strada e che il 31 gennaio 1983 morì alla Stazione Termini: ebbe un malore, ma non fu soccorsa, solo perché aveva i pidocchi.
Alla memoria di Modesta, divenuta simbolo di tutti coloro che, privi di tutto, vivono e muoiono per la strada, a cui la Comunità vuole dedicare una particolare cura e amicizia, è dedicato una scultura collocata nella mensa di Via Dandolo a Roma, recentemente visitata da papa Benedetto XVI.
La sua morte ha segnato profondamente l’amicizia della Comunità di Sant’Egidio con chi è senza dimora. Per questo, nell’anniversario della sua scomparsa, si fa memoria nella liturgia di tutti gli “amici per la strada” a cui la Comunità si è fatta prossima che hanno perso la vita, ricordando ciascuno per nome.
A Roma il ricordo di Modesta
e di tutte le persone senza dimora
si tiene
Domenica 31 gennaio 2010
Basilica di Santa Maria in Trastevere, Roma
Ore 12.00
Barcellona - 31 gennaio
Basílica dels Sants Màrtirs Just i Pastor. Barcellona
Plaça Sant Just (al costat plaça Sant Jaume), ore 12.00
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A Firenze, il 24 gennaio si è fatto memoria di Vezio, e di tutti gli amici morti per la strada, con una preghiera nella Chiesa di San Tommaso