Inaugurazione della mostra
Noi, l'Italia!
Museo di Roma in Trastevere - 21 ottobre 2010
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Alcune centinaia di persone hanno preso parte all'inaugurazione della mostra "Noi, l'Italia!" che espone le opere de Gli Amici, artisti disabili dei laboratori d'arte della Comunità di Sant'Egidio.
Durante l'evento hanno preso la parola la prof.ssa Simonetta Lux dell'Università La Sapienza di Roma che, dopo aver commentato alcune delle oepre esposte, ha sottolineato come l'esposizione testimoni "l'intelligenza di persone che sono spesso considerate come un peso e che in realtà sono una risorsa, anche creativa, per tutta la società".
“E’ una mostra indovinata perche’ celebra l’Italia alla vigilia del 150esimo anniversario dell’Unita’, ma anche perche’ sono esposte opere di indubbio valore”, ha detto il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, annunciando che proporra’ al curatore del Padiglione Italia della Biennale d’Arte di Venezia di portare un quadro in Laguna.
Per il sottosegretario al ministero della Salute, Eugenia Roccella, “è fondamentale che le persone disabili siano viste non soltanto e sempre nel loro lato del bisogno o della fragilità, che esiste e di cui dobbiamo farci carico, ma anche nel lato del contributo, di quello che ci possono dare”.
A nome de Gli Amici ha preso la parola Diego Proietti che ha concluso il suo intervento dicendo: “Sembriamo deboli e a volte facciamo fatica - dice il nostro manifesto, ma insieme abbiamo una grande forza e possiamo fare tante cose. E' vero! E, anche con le nostre opere e le nostre parole, possiamo rendere il nostro Paese più bello. Possiamo farlo tutti! C'è bisogno di avere un sogno per il futuro! C'è bisogno anche di Noi, l'Italia!"
Il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, chiudendo la manifestazione, ha parlato della scelta fatta dagli artisti di considerarsi un noi in un tempo caratterizzato da tanti io isolati e indeboliti.
"L’invito che ci viene da queste opere - ha proseguito - è quello a costruire una casa comune (anche con tanti nuovi italiani) a partire da una storia comune.".
"Non si intitolava la mostra dello scorso anno “Sogno un mondo per tutti?”. Così, proseguendo idealmente quell’intuizione, “Gli Amici” ci raccontano di un’Italia che ritrova il senso della sua missione nella bellezza e nella gioia del noi e non nell’assordante solitudine e debolezza dell’io".
>> Intervento di Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio