Arrivano purtroppo con frequenza quasi quotidiana notizie dei naufragi di profughi nel Mediterraneo. Sono tragedie di fronte alle quali non ci si può nascondere dietro a un muro, e la creazione di corridoi umanitari appare come l'unica via possibile per salvare tanti dai terribili viaggi della morte. Ne ha parlato Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana:
"Ci siamo quasi abituati alle morti in mare. Mi chiedo se ci commuoviamo ancora, come qualche mese fa, per la fine di Aylan, il bambino curdo-siriano affogato nel Mediterraneo. Bisogna interrompere la catena di morti. L'Europa pensa invece..." (continua a leggere)
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