Davanti all’altare della Marienkapelle sulla piazza del mercato ci sono due candelabri. Mentre si leggono i nomi le persone si avvicinano accendendo una candela dopo l’altra. Alcune centinaia di amici della comunità di Sant’Egidio si sono riuniti: giovani e anziani, persone con un volto da una vita difficile e molti dei loro amici. Tutti hanno accolto l’invito della comunità a venire alla preghiera ecumenica per ricordare i cari defunti.
Nella società ricca tedesca sta avvenendo un dramma nascosto, cioè la morte di tante persone sole e povere. Chi si ricorda di me, quando sto male? Chi verrà a visitare la mia tomba? Queste domande tormentano non poche persone. Una risposta che spesso si da, è la decisione di una sepoltura anonima. Attualmente il 5% delle sepolture è anonimo, nelle grandi città p.e. a Berlino, Monaco o Amburgo si arriva anche ai 50%.
La comunità di Sant’Egidio vuole rispondere con una cultura della vita e con l’amicizia, per strappare queste persone dalla dimenticanza. Ogni uomo è un nome, una storia piena di sogni e speranze, ma spesso anche pieno di dolore e affanno. Da 15 anni la comunità invita a fare memoria di queste persone. Il 6 gennaio 1998 morì Fritz Werner Marschner solo alla stazione dei pullman; era famoso col nome “Wurzelsepp”, perché suonava la fisarmonica sulla piazza del mercato di Würzburg. In questi casi il comune organizza una sepoltura economica in una tomba di massa fuori città senza un nome. Quando gli amici della comunità seppero della sua morte, insieme ad altre organizzazione raccolsero dei soldi, perché Fritz Werner potesse avere una sepoltura degna sul cimitero centrale della città in una tomba che adesso contiene lo spazio per altre persone povere in situazioni simili. La comunità organizza i funerali sia cattolici che evangelici per persone che non hanno nessuno.
Questa memoria ormai ha una storia lunga, iniziò a Roma 30 anni fa, quando morì Modesta Valenti il 31 gennaio 1983 alla stazione Termini con 71 anni senza essere assistita. L’ambulanza si rifiutò ad accoglierla, perché era sporca.
|
|
La lista dei nomi che sono state lette nella Marienkapelle era lunga, più di 300 nomi di amici, parenti delle persone raccolte. Per Dio ogni uomo ha un valore, che ricco o povero, famoso o dimenticato – questo messaggio vuole dare la memoria. Questa preghiera è una consolazione per tutti, perché anche il proprio nome sarà ricordato, quando non sono più. In quest’incontro si vede una nuova famiglia che dona sostegno e sicurezza sopratutto nella sofferenza e nella solitudine, perché nessuno muoia più solo. Dopo la preghiera ecumenica gli amici venivano nella casa della comunità per un pranzo. Così l’amicizia resta viva come anche durante l’anno, quando gli amici si vedono nella mensa della comunità, un luogo di incontro con un pranzo caldo ma sopratutto con il calore dell’amicizia.
|