Martedì 29 ottobre è stato inaugurato a Beira, importante città del Mozambico al centro del Paese, il secondo laboratorio di Biologia Molecolare, tappa importante nell'ambito del programma di lotta all'AIDS della Comunità in Mozambico.
Beira, la seconda città del Mozambico, si trova al centro del paese, proprio dove, durante la guerra, grazie agli accordi di Roma, fu creato il primo “corridoio” smilitarizzato, uno dei primi passi verso la pace.
Oggi, è la città mozambicana con il più alto tasso di diffusione dell’AIDS.
Per questo, dopo la capitale Maputo, gli sforzi del programma di lotta all’AIDS sviluppato dalla Comunità si sono diretti proprio a Beira.
Qui è stato inaugurato, il 29 ottobre scorso, il secondo laboratorio di biologia molecolare (il primo risale all’inizio del 2002) realizzato nell’ambito del programma di lotta all’AIDS.
Il laboratorio di biologia molecolare è una necessità primaria non solo per la diagnosi, ma anche per monitorare la terapia con i farmaci antiretrovirali, avviata dalla Comunità dal mese di marzo 2002, a cui accedono oggi molte centinaia di persone.
La realizzazione è stata resa possibile anche grazie al contributo dello Zecchino d’Oro, una trasmissione televisiva italiana rivolta ai bambini, che ha promosso una raccolta di fondi per questo progetto, che ha tra i suoi primi obiettivi, proprio la cura dei bambini malati e delle loro madri.
Quelli di Beira e di Maputo sono gli unici laboratori di biologia molecolare, in Mozambico (e forse, in tutta l’Africa australe) a fornire questo servizio gratuitamente.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte anche il Ministro della Salute mozambicano e le autorità locali. Poi, si è fatto festa: i bambini del Paese dell’Arcobaleno hanno coinvolto, con i loro canti e la loro gioia, malati, infermieri e tecnici dell’ospedale.
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Con questo laboratorio si apre dunque la possibilità di curare l’AIDS anche qui, e tanti possono cominciare a guardare con speranza al futuro.
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