Le due fontane spiccano, bianche, nelle piazzole tra gli alberi, circondate dalle case di "canisso".
Sono alimentate dal pozzo che la Comunità ha scavato a Goba, per garantire acqua buona al villaggio.
Più lontano, tra gli alberi, si intravede il grande serbatoio.
Due fontane in punti diversi del villaggio e un serbatoio da 5.000 litri: ce n'è abbastanza per assicurare acqua agli abitanti di Goba, un migliaio di persone in tutto. E le analisi effettuate non lasciano dubbi: è acqua buona, potabile, tranquillamente utilizzabile per l'alimentazione.
Questo pozzo è un nostro regalo, che viene a sancire due anni di amicizia fedele tra la Comunità e questo povero villaggio, a un paio d'ore di viaggio da Maputo, la capitale del Mozambico.
Un'amicizia iniziata nel giugno 2001 e proseguita con le visite mediche settimanali ai bambini, e con la costruzione dell'ambulatorio di "canisso", realizzata un anno dopo con la collaborazione di tutto il villaggio.
L'acqua, però, restava un problema drammatico. L'unico pozzo del villaggio dava poca acqua, e malsana. Per le donne, tirar su l'acqua era faticosissimo.
E il risultato era acqua sporca, come era evidente anche dalle patologie dei bambini: infezioni della pelle, parassitosi intestinali.
Ora, il nuovo pozzo assicurerà acqua potabile a più di 250 famiglie. E senza fatica: anche se nella zona non c'è energia elettrica, il pozzo funziona con una pompa alimentata da energia solare.
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