change language
benne vagy: home - sajtószemle newsletterlink

Support the Community

  
Október 5 2017

Sant'Egidio

Il Mozambico rinato: quella pace che ha fatto storia

Il 4 ottobre 1992 venne siglato a Roma l'accordo che segnò la fine di un conflitto lungo 17 anni. Andrea Riccardi: «L'Italia fu un interlocutore affidabile per l'assenza di convenienze strategiche»

 
nyomtatható verzió

A venticinque anni di distanza la comunità di Sant'Egidio ricorda gli storici accordi di Pace siglati a Roma tra il governo del Mozambico e i ribelli della Renamo (Resistenza nazionale mozambicana). Un successo italiano, paradigma di dialogo diplomatico, al quale l'organizzazione può guardare con orgoglio nel giorno dell'anniversario.
Era il 4 ottobre 1992 (San Francesco), una data che segnò la fine di una guerra lunga 17 anni e certificò il successo di un negoziato difficile, raggiunto grazie alla determinazione di quattro mediatori atipici riuniti nelle stanze della sede trasteverina della Comunità. Tra questi c'era Andrea Riccardi, presente ieri alla Farnesina per le celebrazioni dell'evento assieme al ministro degli Esteri Angelino Alfano e al vice ministro della Giustizia e Affari costituzionali del Mozambico Joachim Verissimo. Con il fondatore di Sant'Egidio, sedevano al tavolo delle trattative anche un prete, Matteo Zuppi (oggi arcivescovo di Bologna), un vescovo mozambicano ( Jaime Gonçalves, ordinario di Beira, recentemente scomparso) e Mario Raffaelli, espressione del governo di Roma. «Onore e omaggio a una formula italiana che vide una pace negoziata anche da pezzi della società civile e gravida di frutti duraturi - evidenzia il ministro Alfano -Alla comunità di Sant'Egidio va riconosciuto quel metodo straordinario affermando un modello di pacificazione che si può realizzare con attori non statuali».
L'accordo generale, firmato dal presidente mozambicano Joaquim Chissano e Afonso Dhlakama, leader della Renamo, stabiliva la consegna delle armi della guerriglia alle forze dell'Onu, l'integrazione degli ex combattenti nell'esercito regolare, le procedure di sminamento e di pacificazione delle zone rurali e una serie di interventi per favorire la trasformazione del conflitto in una competizione democratica. I caschi blu arrivarono solo sei mesi dopo, ma la pace tenne anche grazie alla voglia tenace di pacificazione della popolazione e, come racconta Riccardi, in virtù della lungimirante decisione di stabilire l'amnistia per i crimini commessi durante il conflitto. Di lì a poco si sarebbero tenute le prime elezioni democratiche del Paese nel 1994.
Chiave del successo fu l'assenza di interessi da parte del mediatore principale: «L'Italia non aveva storia coloniale e il suo un intervento fu frutto dell'inventiva politica di quegli anni e dello slancio solidaristico della nostra società - sottolinea ancora Riccardi - La sua forza è stata proprio l'assenza di convenienze strategiche che ha reso il nostro Paese un interlocutore affidabile per le parti coinvolte. Quegli accordi non sono solo un episodio del passato, ma anche la rivelazione della risorse del nostro Paese per il futuro».
«Grazie a quella firma il nostro è un Paese democratico - afferma il viceministro Verissimo -. Essere qui oggi è un onore e un dovere per la nostra cooperazione bilaterale. L'Italia è ormai un partner naturale e un riferimento obbligato nel nostro processo di sviluppo». 


 OLVASSON
• HÍREK
December 6 2011

Give a distance adoption as a present for Christmas

IT | EN | ES | DE | FR | ID
minden hír
• RELEASE
Február 11 2019
Vatican Insider

Riccardi: tra Italia e Vaticano c’è freddezza ma non rottura

Február 26 2018
Roma sette

Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»

Február 23 2018
Domradio.de

"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"

Február 22 2018
Famiglia Cristiana

La preghiera sia un urlo contro le guerre

Február 22 2018
Br-Online

Interview mit Sant'Egidio Mitgründer Andrea Riccardi

Február 21 2018
Famiglia Cristiana

La rivoluzione dell'amore e della tenerezza, l'unica necessaria #santegidio50

a teljes sajtószemle
• NO HALÁLBÜNTETÉS
Október 10 2017

On 15th World Day Against the Death Penalty let us visit the poorest convicts in Africa

Október 7 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

The World Coalition Against the Death Penalty - XIII world day against the death penalty

Október 5 2015
EFE

Fallece un preso japonés tras pasar 43 años en el corredor de la muerte

Szeptember 24 2015

Pope Francis calls on Congress to end the death penalty. "Every life is sacred", he said

Március 12 2015
AFP

Arabie: trois hommes dont un Saoudien exécutés pour trafic de drogue

Március 12 2015
Associated Press

Death penalty: a look at how some US states handle execution drug shortage

Március 9 2015
Reuters

Australia to restate opposition to death penalty as executions loom in Indonesia

Március 9 2015
AFP

Le Pakistan repousse de facto l'exécution du meurtrier d'un critique de la loi sur le blasphème

Március 9 2015
AFP

Peine de mort en Indonésie: la justice va étudier un appel des deux trafiquants australiens

Február 28 2015
EGYESÜLT ÁLLAMOK

13 Ways Of Looking At The Death Penalty

Február 15 2015

Archbishop Chaput applauds Penn. governor for halt to death penalty

December 11 2014
MADAGASZKÁR

C’est désormais officiel: Madagascar vient d’abolir la peine de mort!

nem megy a halálbüntetés
• DOKUMENTUMOK

''Entente de Sant'Egidio'': Political Agreement for Peace in the Central African Republic

Libya: The humanitarian agreement for the region of Fezzan, signed at Sant'Egidio on June 16th 2016 (Arabic text)

az összes dokumentum