Da anni la Chiesa cattolica ungherese lavora per l'integrazione della popolazione con gli zingari. In Ungheria, su dieci milioni di abitanti, essi raggiungono gli ottocentomila tra rom e altre etnie. Gli altri paesi europei li respingono e il 1° agosto, dopo le espulsioni e i maltrattamenti nei campi, si è pregato a Budapest per la riconciliazione. Si sono commemorati due anniversari: il 65° dell'olocausto degli zingari nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau e la fucilazione, avvenuta nell'agosto 2009, di una donna zingara nel villaggio di Kisléta. Nell'incontro, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio, un coro di ungheresi e rom si è levato: «Preghiamo affinché il Signore disarmi nel nostro Paese le emozioni, le parole e le mani violente e ci insegni a convivere con i popoli d'Europa e di tutto il mondo».
|