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Liturgia di ringraziamento per il 50mo anniversario della Comunità di Sant'Egidio

10 febbraio, ore 17,30 Basilica di San Giovanni in Laterano

 
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8 Settembre 2009 18:45 | Piazza del Mercato

Intervento



Marguerite Barankitse


Testimone del genocidio, Burundi

Abbiamo pregato insieme in diversi luoghi di questa città di Cracovia, così cara a Giovanni Paolo II, nello Spirito di Assisi che egli ci ha lasciato in eredità. Camminando attraverso le strade di questa città lo abbiamo sentito: egli è accanto a noi e cammina ancora con noi. Questa mattina abbiamo percorso una via dolorosa: i binari del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau che portavano verso la morte. Dopo questo pellegrinaggio mi chiedevo che cosa porterò con me ora che rientro nel mio paese? Devo compiere il cammino inverso. Lo Spirito di Assisi vive con noi, ormai fa parte della nostra vita: lo Spirito di Assisi è uno spirito di dialogo, di convivenza, di compassione, di rispetto della vita, che ci fa essere uniti anche se siamo diversi ed è questo che fa la nostra armonia.
Io vengo da un paese, il Burundi, nel cuore dell’Africa, dove c’è tanto bisogno di questo spirito! Noi abbiamo conosciuto la forza del male, dell’odio etnico e razziale, della guerra che è una via senza ritorno. Grazie alla Comunità di Sant’Egidio, posso ben dirlo, noi abbiamo potuto superare quello che ci divideva. Il cammino è ancora lungo, ma noi ora conosciamo in quale direzione dobbiamo muoverci: non verso la morte, la via senza ritorno, che ha inghiottito milioni d’uomini e donne nelle camere a gas, ma lungo il cammino della vita, la cui fonte è l’amore di Dio.
La Comunità di Sant’Egidio ha percorso questa strada verso l’Africa, un continente devastato dalle guerre, le malattie, la povertà, dove gli africani vivono spesso nella disperazione. Ci ha portato lo Spirito di Assisi, un vento di pace che ci permette di respirare a pieni polmoni. Ci ha mostrato che è possibile vivere lo Spirito di Assisi ovunque e in qualsiasi situazione. Qui abbiamo sperimentato la forza della preghiera che ci apre al futuro. La preghiera ci illumina nella notte più oscura e in questi giorni la nostra preghiera ha fatto brillare una luce per il mondo intero. Tocca ora ad ognuno di noi rientrare a casa con questa luce e continuare a vivere lo Spirito di Assisi.

 


Cracovia 2009

Il saluto di papa Benedetto XVI all'Angelus


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