Legislatura:
XIV
Ramo:
Camera
Tipo
Atto: INTERPELLANZA
Numero
atto: 2/00131
Data
presentazione: 06-11-2001
Seduta
di presentazione: 56
Presentatore
PECORARO
SCANIO Alfonso (MISTO)
Cofirmatari
BOATO
Marco MISTO (MISTO) - CIMA Laura MISTO
(MISTO) - ZANELLA Luana MISTO (MISTO)
- CENTO Pier Paolo MISTO (MISTO) - BULGARELLI
Mauro MISTO (MISTO) - LION Marco MISTO
(MISTO)
Destinatari
MINISTERO
DEGLI AFFARI ESTERI 06-11-2001
Argomento
DIRITTI
DELL'UOMO
DONNE
PENA
DI MORTE
POLITICA
ESTERA
STATI
ESTERI
Indicizzazione
: geopolitica e sigle
ISLAMISMO
NIGERIA
RINVIATO
22-11-2001
Testo
dell'Atto
I
sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri,
per sapere - premesso che: da un lancio
di agenzia della Reuters del 12 ottobre 2001 risulta che il
giorno precedente, l'11 ottobre 2001, una corte islamica, nella parte
settentrionale della Nigeria, e precisamente nello Stato di Sokoto,
ha condannato a morte per lapidazione una donna incinta per aver
avuto una relazione pre-matrimoniale; la
donna si chiama Safiya Hussaini Tungar Dudu, ha 30 anni, ed � la prima
persona condannata a morte da una corte che applica la Sharia, nello
stato di Sokoto, dopo l'introduzione, nel 2000, di un codice rigorosamente
islamico;
il
giudice Mohammed Bello Sanyinnawal dell'Alta Corte islamica di Gwadadawa
ha condannato a morte la donna dopo che aveva ammesso una sua
relazione prima del matrimonio; la
corte ha rilasciato l'uomo che Safiya aveva indicato come il suo amante,
affermando che non vi erano prove sufficienti per processarlo;
la corte ha dato alla donna 30 giorni di tempo
per presentare appello;
in
gennaio, a seguito di una sentenza di una corte islamica nel vicino
Stato di Zamfara che aveva richiamato l'attenzione internazionale,
una ragazza di 17 anni aveva subito 100 frustate per aver
avuto una relazione pre-matrimoniale. La corte aveva rigettato la
drammatica testimonianza della ragazza di essere stata violentata;
finora
all'associazione Nessuno tocchi Caino, che conduce una campagna
per una moratoria universale delle esecuzioni capitali, risulta
che solo l'Organizzazione per le Libert� Civili (Civil Liberties
Organisation - CLO), con sede a Lagos, � intervenuta sul caso
di Safiya e ha chiesto al Governatore dello Stato di Sokoto, Alhaji
Attahiru Barafawa e al Presidente del Consiglio Supremo degli Affari
islamici, il Sultano Muhammed Maccido, di rivedere per ragioni umanitarie
la condanna a morte pronunciata nei confronti di Safiya Hussaini
Tungar-Tudu;
la
Nigeria, espulsa dal Commonwealth e fortemente criticata dalla comunit�
internazionale per l'esecuzione, avvenuta nel 1995, dello scrittore
ambientalista Ken Saro-Wiwa e di otto attivisti dei diritti umani
della minoranza Ogoni, ha inaugurato un nuovo corso in seguito alle
elezioni del 1999 che hanno portato alla vittoria il Generale Olusegun
Obasanjo;
questo
nuovo corso ha consentito la riammissione della Nigeria nel Commonwealth;
il
Presidente Olusegun Obasanjo � un militare che aveva rischiato la pena
di morte perch� accusato di aver preso parte ad un colpo di Stato,
che si � dichiarato contrario alla pena di morte e ha rilasciato
migliaia di prigionieri che da pi� di due anni erano in attesa
di un processo;
la
popolazione della Nigeria, che ammonta ad oltre 110 milioni di abitanti,
� divisa tra musulmani (50 per cento) e cristiani (40 per cento)
e la decisione di alcuni Stati della federazione di introdurre l'adozione
di un codice rigorosamente islamico nelle zone a prevalenza
musulmana nel nord del paese, nonostante le proteste dei non
islamici, ha provocato degli scontri sanguinosi nella regione -: quali
iniziative il Governo italiano intenda adottare e promuovere, in
sede bilaterale e multilaterale, per evitare che Safiya Hussaini Tungar
Dudu sia giustiziata;
come
intenda affrontare in sede internazionale il problema del ricorso
da parte di molti paesi islamici alla pratica in luogo pubblico
delle esecuzioni capitali e di altre pene come la flagellazione,
esecuzioni e pene inflitte spesso per reati nonviolenti
e soprattutto nei confronti delle donne, al di fuori degli
standard stabiliti dai patti internazionali sui diritti umani. (2-00131)
Legislatura:
XIV
Ramo:
Senato Tipo
Atto:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Numero
atto: 3/00198
Data
presentazione: 20-11-2001 Seduta di presentazione: 74 Presentatore D'AMICO
Natale MARGH-DL-L'ULIVO (MAR-DL-U)
Destinatari
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
20-11-2001
Argomento
PENA DI MORTE SENTENZE PENALI STATI ESTERI
Indicizzazione
: geopolitica e sigle ISLAMISMO
NIGERIA
Testo
dell'Atto
Il
Ministro degli affari esteri. Premesso che: il 9 ottobre 2001 una corte
islamica, nella parte settentrionale della Nigeria, e precisamente nello
stato di Sokoto, ha condannato a morte per lapidazione una donna incinta
per aver avuto una relazione pre-matrimoniale; la donna si chiama Safiya
Hussaini Tungar Dudu, ha 30 anni, ed � la prima persona condannata a
morte da una corte che applica la Sharia, nello stato di Sokoto, dopo
l'introduzione, nel 2000, di un codice rigorosamente islamico; il giudice
Mohammed Bello Sanyinnawal dell'Alta Corte islamica di Gwadadawa ha
condannato a morte la donna dopo che aveva ammesso una sua relazione prima
del matrimonio; la corte ha rilasciato l'uomo che Safiya aveva indicato
come il suo amante, affermando che non vi erano prove sufficienti per
processarlo, e ha dato alla donna 30 giorni di tempo per presentare
appello; il 25 ottobre scorso l'avvocato difensore di Safiya si �
appellato contro la sentenza chiedendo una sospensione dell'esecuzione in
attesa del pronunciamento della Corte d'Appello della Sharia dello stato
di Sokoto; il 1� novembre scorso il Presidente del Senato nigeriano,
Anyim Pius Anyim, parlando al primo summit del paese sui diritti umani
tenuto nella capitale Abuja, ha condannato la sentenza della corte
islamica limitatamente per� al fatto discriminatorio della condanna della
donna e del rilascio dell'uomo, mentre il Governo federale, evidentemente
imbarazzato dalle numerose critiche mosse alla condanna a morte della
donna incinta, si � unito all'appello contro la sentenza; molte
organizzazioni per i diritti umani, tra cui la Women's Rights Advancement
and Protection Association (WRAPA), la Civil Liberties Organisation (CLO),
il Women Advocate Research and Documentation Centre (WARDC), nel
denunciare il grado di degenerazione cui � giunta l'applicazione della
Sharia che pone forti restrizioni ai diritti delle donne, stanno facendo
sforzi frenetici per salvare dalla morte certa la donna che nel frattempo
si � allontanata dalla sua abitazione; molti altri casi di applicazione
della Sharia alle relazioni pre-matrimoniali si sono verificati in
Nigeria, un paese di oltre 110 milioni di abitanti divisi tra musulmani
(50%) e cristiani (40%), a seguito della decisione di una dozzina di Stati
della federazione di introdurre due anni fa l'adozione di un codice
rigorosamente islamico nelle zone a prevalenza musulmana nel nord del
paese, nonostante l'opposizione da parte del Governo federale, dei
cristiani e delle organizzazioni per i diritti umani; secondo quanto
denunciato dal WARDC, nel gennaio scorso, nello stato di Zamfara, una
ragazza di 17 anni, Bariya Mugazu, aveva subito 100 frustate per aver
avuto una relazione pre-matrimoniale, dopo che la corte aveva rigettato la
drammatica testimonianza della ragazza di essere stata violentata da 3
sospetti da lei chiamati in giudizio i quali sono stati rilasciati per
mancanza di prove; ad agosto un caso simile ha coinvolto una ventenne di
Zamfara, anche lei condannata a ricevere 100 frustate in pubblico per
relazioni extra matrimoniali; il 9 novembre scorso una corte islamica
nello stato di Katsina nel nord della Nigeria ha condannato una ragazza al
settimo mese di gravidanza, identificata solo come Rabiatu, e il suo
ragazzo di 24 anni, Balarabe Tela, a 100 frustate per una relazione
pre-matrimoniale, punizione che sar� eseguita in gennaio dopo la nascita
del bambino mentre il ragazzo, oltre alle frustate, sar� imprigionato per
un anno; la Nigeria, espulsa dal Commonwealth e fortemente criticata dalla
comunit� internazionale per l'esecuzione, avvenuta nel 1995, dello
scrittore ambientalista Ken Saro-Wiwa e di otto attivisti dei diritti
umani della minoranza Ogoni, ha inaugurato un nuovo corso in seguito alle
elezioni del 1999 che hanno portato alla vittoria del presidente Olusegun
Obasanjo, un militare che aveva rischiato la pena di morte perch�
accusato di aver preso parte a un colpo di stato, che si � dichiarato
contrario alla pena di morte e ha rilasciato migliaia di prigionieri che
da pi� di due anni erano in attesa di un processo; questo nuovo corso ha
consentito la riammissione della Nigeria nel Commonwealth, si chiede di
sapere: quali iniziative il Governo italiano intenda adottare e
promuovere, in sede bilaterale e multilaterale, per evitare che Safiya
Hussaini Tungar Dudu sia giustiziata; come intenda affrontare in sede
internazionale il problema del ricorso da parte di molti paesi islamici
alla pratica in luogo pubblico delle esecuzioni capitali e di altre pene
come la flagellazione, esecuzioni e pene inflitte spesso per reati
nonviolenti e soprattutto nei confronti delle donne, al di fuori degli
standard stabiliti dai patti internazionali sui diritti umani. (3-00198)
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