NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale 

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Con il classico colpo di pistola alla nuca, sette persone accusate di avere stampato e spacciato banconote false per 640 milioni di yuan (quasi 150 miliardi di lire) sono state messe a morte oggi nella citta' di Shenwei, nella provincia meridionale cinese di Guangdong. Secondo l'agenzia ufficiale 'Nuova Cina', i sette facevano parte di una banda di 12 malviventi che aveva agito in varie localita' tra il 1995 e il 1999. E' questo il caso piu' grave di contraffazione di banconote mai scoperto in Cina.     Per anni i falsari erano riusciti a sfuggire alla polizia spostando continuamente la loro zecca clandestina. Tra l'altro avevano operato in una caffetteria e persino in un ufficio del Partito comunista. I cinque della banda che hanno evitato la condanna a morte sono stati tutti condannati a pene detentive fino ad un massimo di 12 anni. E' da tempo che le autorita' cinesi sono impegnate in una vera e propria guerra contro i falsari. In una campagna condotta lo scorso anno su scala nazionale e conclusasi a settembre, furono scoperti oltre 10 mila casi, con il conseguente arresto di 13 mila persone.