NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

pdm_s.gif (3224 byte)





English

Bill Clinton ha deciso di rimandare quella che sarebbe stata la prima condanna a morte eseguita dalla giustizia federale americana degli ultimi 40 anni.

L'esecuzione di Juan Raul Garza, prevista per il 12 dicembre, � stata spostata di sei mesi: la sorte del quarantaquattrenne trafficante di stupefacenti texano, condannato nel '93 per triplice omicidio, sar� dunque nella mani del prossimo presidente degli Stati Uniti.

La decisione � stata presa per permettere al dipartimento di Giustizia americano di analizzare un numero maggiore di informazioni sulle disparit� razziali e geografiche nel sistema federale delle condanne a morte. Nel braccio della morte del carcere di Terre Haute sono rinchiuse venti persone condannate alla pena capitale dalla giustizia federale: 14 afroamericani, quattro bianchi, un asiatico e un ispanico (Garza). Fra loro c'� anche Timothy McVeigh, l'uomo che nel 1995 mise la bomba in un edificio federale di Oklahoma City, causando la morte di 168 persone.

Clinton ha precisato che, concedendo il rinvio a giugno prossimo dell'esecuzione, non ha "deciso che la pena di morte non debba essere applicata in questa vicenda, dove crimini orrendi sono stati provati" e ha sottolineato che non � sua intenzione "bloccare tutte le esecuzioni nel sistema federale". L'ultima persona messa a morte dal governo federale degli Stati Uniti fu Victor Feguer, impiccato nel penitenziario statale dell'Iowa nel 1963 dopo essere stato riconosciuto colpevole del rapimento e dell'uccisione di un medico. Nelle scorse settimane ha ottenuto un rinvio a febbraio David Paul Hammer, che avrebbe dovuto essere messo a morte tramite iniezione letale il 15 novembre. (CNN)

 

9.12.00

"Rinviate l'esecuzione" - Clinton ferma il boia

Primo caso di pena di morte dal '63: sospesa l'iniezione letale a un ispanico
di ARTURO ZAMPAGLIONE

NEW YORK - Otto anni fa Bill Clinton torn� appositamente nell'Arkansas, dov'era governatore, per l'iniezione letale di un minorato: voleva riaffermare in piena campagna elettorale la sua fede cieca, assoluta, incondizionata nella pena di morte.
Ma adesso, alla vigilia della prima esecuzione federale dal 1963, e quindi della prima che avrebbe portato il suo imprimatur, il presidente ha avuto rimorsi di coscienza, ha tentennato e ha preferito delegare la decisione al suo successore.
Con un comunicato diffuso gioved� a tarda notte, forse per minimizzare l'impatto sull'opinione pubblica e attenuare l'irritazione dei settori pi� forcaioli della societ� americana, Clinton ha sospeso per sei mesi la condanna di Juan Raul Garza, un texano di origine ispanica che guidava una gang di trafficanti di marijuana e che aveva ordinato l'assassinio di tre membri della banda.
"La sospensione - ha chiarito il presidente nel comunicato - durer� fino al giugno 2001. E permetter� al ministero della giustizia di raccogliere e analizzare tutte le informazioni sulle disparit� razziali e geografiche nel sistema federale della pena di morte". In pratica magistrati e dirigenti federali dovranno presentare alla Casa Bianca un rapporto conclusivo sul problema. Poi toccher� al successore di Clinton prendere la decisione finale. Sia Al Gore che George W. Bush sono favorevoli alla pena capitale. E' facile previsione che, in caso di elezione del governatore del Texas, che ha gi� all'attivo un record statale di 50 condanne in un anno e 151 durante il suo mandato, Garza sar� giustiziato senza ulteriori rinvii n� ripensamenti.
Negli ultimi trentasette anni nessuno � mai stato condannato a morte negli Stati Uniti per reati federali. Nel braccio pi� tenebroso del carcere di Terre Haute, nell'Indiana, ci sono oggi venti detenuti in attesa dell'iniezione letale, che � il metodo previsto ora per le esecuzioni federali (prima era la sedia elettrica, come nel caso dei coniugi Rosenberg, uccisi per aver passato ai sovietici i segreti della bomba atomica).
Il pi� famoso tra i venti di Terre Haute � Timothy McVeigh, il biondino responsabile del pi� cruento atto di terrorismo della storia americana, il camion-bomba che distrusse il palazzo di Oklahoma city. McVeigh e altri tre sono bianchi, quattordici sono afromericani, uno � asiatico, mentre Garza � ispanico.
La presenza nel braccio della morte federale (come del resto in quelli statali) di tanti neri e ispanici � la prova - dicono gruppi di afroamericani e associazioni di avvocati - della discriminazione razziale legata alla pena di morte. Proprio per questo l'American bar association, la National association of criminal defence lawyers e alcuni parlamentari avevano chiesto alla Casa Bianca una moratoria sulle esecuzioni federali, in attesa di una riflessione. Per Garza, il cui appuntamento con il boia era fissato per marted� 12 dicembre, erano scesi in campo anche il Papa, con una lettera a Clinton del nunzio apostolico Gabriel Montalvo, e il presidente francese Chirac a nome dell'Unione europea. Gioved� mattina il ministro della giustizia Janet Reno aveva dichiarato che non c'erano, a suo avviso, ragioni sufficienti per sospendere l'esecuzione di Garza. Ma dopo una riunione serale di trenta minuti alla Casa Bianca, Clinton ha deciso di accogliere gli appelli ed evitare di sporcarsi le mani con l'unica condanna che avrebbe portato la sua firma.


 

�          Clinton Grants Reprieve in Federal Death Penalty Case

WASHINGTON (Reuters) - President Clinton (news - web sites) on Thursday granted a six-month reprieve to convicted murderer Juan Raul Garza, who was scheduled next week to be the first person executed under federal law since 1963. Clinton said in a written statement he was granting the reprieve to give the Justice Department (news - web sites) time to study ``racial and geographic disparities in the federal death penalty.

 ï¿½          Clemency granted in federal case

By Kevin Johnson - USA TODAY

WASHINGTON -- Five days before his scheduled execution, convicted murderer Juan Raul Garza was granted a reprieve on Thursday by President Clinton. The action ensures that the first federal execution in nearly 40 years would likely be passed on to the next administration.

Clinton postponed the execution until June 2001 after a brief meeting with Justice Department officials, including Attorney General Janet Reno, who hours before had transmitted her recommendation on the matter to the White House.

Clinton said he wanted to give Justice time to analyze information about racial and geographic disparities in federal death cases.

Garza, 44, a Hispanic boss of a marijuana ring who was convicted in Texas of three murders, asked for a commutation of his sentence based on what his lawyers say is a racial bias in capital punishment sentencing. Justice Department statistics indicate that 80% of all federal cases eligible for the death penalty in the past five years involved minority defendants.

''No one confronted with those statistics can help but be troubled by those disparities,'' Clinton said. Earlier in the day, Reno said she was reviewing whether to recommend a moratorium on federal executions as the department continued to study its approach to death penalty cases that were drawn from the 94 federal jurisdictions. Reno said that she had seen ''nothing yet'' to convince her to halt them. But her deliberations mark a change from three months ago, when she maintained that ''the evidence and the law justify the call for the death penalty.''