10/06/01
"E' il circo-Barnum di Bush"
INTERVISTA: Parla Rick Halperin, presidente di
Amnesty International (Usa)
PATRICIA LOMBROSO
Frode giudiziaria per aver occultato
documenti chiave per la difesa di Timothy McVeigh, un'azione
perpetrata dalla Fbi e da tutte le istituzioni governative negli
ultimi 6 anni dopo la strage di Oklahoma City - 19 aprile del
1995. Coinvolgimento del governo americano atto a coprire tutta la
fitta rete di complicit� dell'estrema destra americana con i
gruppi neonazisti nelle Filippine, in Europa e in Arabia Saudita.
Non sono denunce che dovrebbero apparire indifferenti per
l'opinione internazionale, anche se chiaramente formulate dalla
difesa di McVeigh, rappresentata da Stephen Jones e Robert Nigh.
Jones, nominato dal governo americano a difendere l'autore del
peggiore attacco terroristico contro il suo stesso governo, dopo
la sua lunga indagine di sei anni ha dimostrato complicit� e
connivenze di Washington e svelato verit� finora inimmaginabili
sul complotto ordito da mandanti esterni che hanno utilizzato come
capro espiatorio McVeigh ed altri complici, come ha dichiarato
nell'intervista del 2 giugno a il manifesto. L� denunciava:
"Il modo in cui il governo americano mostra di avere fretta,
volendo l'eliminazione fisica del capro espiatorio McVeigh �
davvero perfetto", e aggiungeva: "Non sono ottimista che
l'orologio della morte per McVeigh possa essere fermato. Forse
l'esecuzione potr� essere rimandata, ma il governo americano
vuole chiudere questo capitolo, altrimenti prima o poi metterebbe
sul banco degli imputati non pi� il solo McVeigh, ma lo stesso
governo americano e le sue istituzioni pi� rappresentative, dall'Fbi
alla Cia, al Dipartimento di Stato". Eppure queste denunce
non sono state prese neppure in considerazione dal nuovo ministro
della giustizia John Ascroft, fautore accanito della pena di
morte, e non a caso esponente a Washington dell'ala pi�
reazionaria dell'estrema destra americana. McVeigh verr�
giustiziato domani all'alba con la massima pubblicit� a livello
internazionale, quasi un circo mediatico. "Nulla nel
contenuto della documentazione da noi resa pubblica esonera
Timothy McVeigh dalla sua condanna di morte" dichiar�
Ashcroft a tutti i media solo un mese fa pur trovandosi costretto,
dopo l'improvvisa scoperta delle migliaia di documenti
"spariti", a rimandare di un mese l'esecuzione di
McVeigh. Peraltro proprio ieri Ashcroft ha ribadito che per quel
che riguarda la pena di morte, diversamente da quella dei vari
stati, "la giustizia federale americana non discrimina nei
confronti delle minoranze gi� in carcere".
Ma lo stesso studio reso pubblico dal
ministero della giustizia sempre ieri lo contraddice: l'83% dei
condannati a morte dal governo Federale appartiene finora a
minoranze ispane o afro-americane, del carcere di Terre Haute,
nello stato dell'Indiana dove � Timothy McVeigh.
Di questo abbiamo parlato con Rick Halperin,
presidente di Amnesty International-sezione americana, in Italia
in questi giorni per coordinare e mobilitare tutte le
organizzazioni impegnate per l'abolizione della pena di morte
negli Stati uniti.
Come giudica questa esecuzione a tutti i
costi e con questa pubblicit�, dopo la scoperta di fondamentali
documenti sottratti alla difesa?
L'unico paragone che mi viene in mente, con
questa esecuzione di morte di Timothy McVeigh, � il celebre caso
di Julius ed Ethel Rosenberg del 1953, cio� un caso che non solo
coinvolge il governo federale americano nell'eliminazione fisica
di un essere umano, ma anche per il suo valore simbolico e le
profonde implicazioni politiche sia a livello di connivenze
interne sia per quelle internazionali, comunque gravi ed
imbarazzanti per il governo americano che ora vuole chiudere
definitivamente il caso, perch� non se ne parli pi�. Finora il
governo federale delegava la pena di morte agli Stati. Ora, con
questo caso, c'� un salto di qualit� nell'assassinio di stato
che si avvale del potere della legge degli Stati uniti.
Quale responsabilit� mostra con questo
atteggiamento l'Amministrazione Bush?
Il caso McVeigh mostra che il governo
americano compie deliberatamente un assassinio di stato.
Chiamiamolo con il nome appropriato. Questa alla fine � la
decisione di Ashcroft e Bush di procedere con l'esecuzione di
McVeigh. Cos� facendo il governo federale mostra di ritenere che
c'� un solo colpevole del terribile massacro di Oklahoma city, e
cio� non si si preoccupa minimamente e ritiene irrilevante il
fatto che il processo giudiziario � stato viziato e ha
profondamente contraddetto i principi di giustizia. Non gliene
importa nemmeno di salvare le apparenze nei confronti degli
avvocati della difesa di McVeigh. Eppure, premeditatamente, il
governo americano ha occultato 4.040 pagine di documentazione
resocontate e trascritte dall'Fbi durante le indagini del pi�
grave crimine terroristico degli ultimi anni. Ed ora perseguono
nello stesso atteggiamento senza alcun timore per le conseguenze
che riguardano Timothy McVeigh. Ma � questo un gravissimo segnale
indicativo della posizione dell'amministrazione Bush e della
pletora di ministri del suo governo d'estrema destra. Ha davvero
perso ogni speranza chiunque, sino ad oggi, avesse nutrito qualche
aspettativa sul sistema giudiziario degli Stati, sulla correttezza
e "giustizia" dei procedimenti, con questo
circo-spettacolo creato per Timothy McVeigh - ma non solo. Una
esecuzione che � una pericolosissima e precisa indicazione anche
per i 3500 comuni mortali nel braccio della morte dei penitenziari
americani.
Cosa pensa di questo macabro spettacolo-circo
orchestrato dal ministro di giustizia Ashcroft, della ripresa
televisiva a circuito chiuso, cui assisteranno famiglie
sorteggiate a presenziare l'esecuzione in diretta?
Ora che sono in Italia, mi ricorda lo
spettacolo del Colosseo al tempo dei romani, quando i gladiatori
aizzavano la folla contro i cristiani. John Ashcroft, pi� che un
ministro di giustizia � l'addestratore degli animali di questo
macabro circo. E' certamente lui l'autore di questo show di
propaganda con alta pubblicit� dei media per questo "Deathwatch"
alla Cnn. Ashcroft vuole strumentalizzare le famiglie delle
vittime ipocritamente, rappresentando "il senso di
giustizia" in nome della bandiera americana e della volont�
di Dio. In realt� la maggioranza delle famiglie delle vittime di
"Oklahoma bombing" ha esplicitamente detto che vuole sia
fatta giustizia, ma non vuole la morte di McVeigh. Soprattutto
dopo la pubblicazione da parte dell'Fbi della documentazione di
oltre 4000 pagine, occultate in un cassetto e non consegnate in
tempo alla difesa. L'opinione pubblica americana non ha intenzione
di seguire in tv questo assassinio di stato. Ho assistito
personalmente all'esecuzione di un condannato a morte mediante
iniezione letale. Viene definita "metodo pi� umano, meno
crudele e pulito". Invece non � n� asettica n� silenziosa.
E' terribile assistere all'uccisione di un essere umano avallata
dal potere della "legge". Le famiglie che assisteranno
all'esecuzione non vedranno solo morire McVeigh, udranno tutto ci�
che avviene: nei vari passaggi ed aneliti dalla vita alla morte c'�
lo stato incoscenziale. Attraverso il vetro che separa i testimoni
dalla camera della morte si prova un trauma. E' una scena con un
video ed un audio, non � astratta. Cos� il percorso, di McVeigh
o di chiunque altro, lo segui durante gli stati di perdita di
conoscenza. Vedi il petto muoversi in su e in gi� annaspando per
l'aria. E' un momento, dove non importa si tratti di innocenza o
colpevolezza. E' quello che �: un assassinio di Stato. A questo
si assiste.
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