- lunedi , 14 maggio 2001
GIUSTIZIA
PENA MORTE
Gli
incubi del boia texano: "Sono pentito"
In
un libro la confessione del direttore del carcere di Huntsville:
"S�,abbiamo ucciso anche degli innocenti".
"Ottantanove esecuzioni sotto la mia supervisione. Non
riuscir� mai a dimenticare le urla delle madri mentre guardavano
morire i loro figli" Caretto Ennio Jim Willett �
andato in pensione. E le sue memorie rafforzano il fronte
abolizionista della pena di morte Gli incubi del boia texano:
"Sono pentito"In un libro la confessione del direttore
del carcere di Huntsville: "S�,abbiamo ucciso anche degli
innocenti"
DAL
NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON - Era l' uomo pi� temuto d'
America, il direttore del"penitenziario della morte",
quello di Huntsville nel Texas, lo Stato del presidente Bush. Lo
chiamavano impropriamente "il boia", perch�, fino al
prepensionamento alla fine del 2000, presiedette a 89 esecuzioni
in due anni e mezzo, "pi� di chiunque altro in
Occidente", dice. Il suo nome � Jim Willett, � sposato, con
figli ormai adulti. Dopo un trentennio di lavoro nel sistema
giudiziario texano, che detiene il macabro record delle condanne
amorte, non ce la ha pi� fatta. E' andato in pensione, e ha messo
mano a un libro, "Il viaggio di un direttore di
penitenziario", basato sul diario da lui tenuto a Huntsville.
Il Washington Post ne ha ieri pubblicato un breve estratto, la
confessione di un pentito. Il titolo: "Ottantanove
esecuzioni.Io ero il direttore. Ho fatto dignitosamente il mio
lavoro. Ma ho ancora dubbi". L' estratto � agghiacciante.
Willett ricorda il primo giustiziato,il 22 aprile del ' 98.
"Non avevo mai assistito a una esecuzione. Il condannato,
Joseph Cannon, fu legato sul lettino, gli misero la siringa nelle
vene. Cannon fece la sua ultima dichiarazione. La siringa cadde.
Ilcappellano e io chiudemmo le tende, e i dieci, dodici testimoni
al di l� del vetro furono scortati fuori. Ricominciammo poco
dopo. La siringa venne reinserita nelle vene di Cannon. Mi tolsi
gli occhiali, il segnale al boia,nascosto alla vista di tutti, di
iniettare tre sostanze nelle ve ne, una per addormentarlo, una per
fermargli il cuore, una per il collasso dei polmoni.Ritornai a
casa dalla mia famiglia: fu l' esperienza emotivamente pi�
stressante della mia vita". Willett non nasconde il suo
tormento. "La gente mi chiedeva come potevo fare quel
mestiere. Io rispondevo di essere l'ultimo anello della catena,
dopo gli investigatori, gli avvocati, i testimoni, i giurati, i
giudici. Io non ho mai assolto n� condannato alcuno,il pi�
terribile dei pesi". Poi una drammatica ammissione: "E'
stato giustiziato qualche innocente? Probabilmente s�. Chi si
aspetta la perfezione chiede l' impossibile. Una riforma pu�
migliorare il sistema, non renderlo infallibile". L' ex
direttore del penitenziario dichiara di non sapere se le
esecuzioni diano pace alle famiglie delle vittime. Ma
rivolge un monito alla giustizia americana: "Mi sembra che le
esecuzioni creino nuove vittime, le famiglie dei giustiziati. Mi
sono sempre interrogato sulle madri che vedevano morire i loro
figli. Alcune di loro urlavano e piangevano, un suono che non
sentirai mai da nessuna altra parte, un suono orribile che ti
accompagner� dovunque". Conclude Willett: "La gente mi
chiede che cosa io pensi della condanna a morte. In apparenza, la
nostra societ� crede in essa. Come pubblico servitore, ho cercato
di fare il mio lavoro al meglio. Come uomo, ne ho conosciuto la
tristezza. Ma � come cristiano che sono dilaniato tra l'
esortazione di Ges� al perdono e l'orrore per certi delitti,
soprattutto contro i bambini. Assistendo alle esecuzioni mi sono
chiesto se fossero giuste. Me ne sono andato da "Le
mura"con gli stessi dubbi con cui vi ero entrato. E con
qualcosa che mi dilaniava le viscere, che continua a dilaniarle, e
che difficilmente scomparir� in fretta". "Il viaggio di
un direttore di penitenziario" � una delle pi� potenti
testimonianze contro la pena di morte della storia americana.
Acuir� le polemiche sulla esecuzione di Timothy McWeigh, il
terrorista che fece 168vittime facendo saltare il Palazzo federale
di Oklahoma City ' 95. In un editoriale, il New York Times ha ieri
deprecato che gli Usa "siano l' unica delle grandi democrazie
dove vige la sentenza capitale. E' un punto - ha ammonito - che ci
separa dall' Europa pi� c he non l' Atlantico". Ennio
Caretto Quello spray per stordire il condannato IL CARCERE A
Huntsville,Texas, c' � il carcere nel quale vengono effettuate le
esecuzioni dello Stato. Il carcere � perfino dotato di un museo
(con tanto di sedia elettrica realmente usata per decine di
esecuzioni), che attrae numerosi visitatori.Il museo ha anche un
sito Internet (l' indirizzo �
www.shophuntsville.com/t-pr01/dsp01.htm) L' ORRORE Una delle
esecuzioni di Huntsville che pi� hanno fatto scalpore fu quella ,
due anni fa, di Desmond Jennings, 28 anni, di colore. Si ribell�
con ogni mezzo ai secondini,urlando disperato, e, per trascinarlo
fino alla camera della morte ci vollero cinque agenti. E per
legarlo al lettino dell' iniezione letale dovettero addormentarlo
con uno spray narcotizzante. Il LEADER Il presidente Bush,
governatore del Texas per sei anni, ha autorizzato 152esecuzioni,
un record. Il Texas � lo Stato dove il boia lavora di pi�.
5/13/01
Texas
Warden Questions Capital Punishment
In
a recent op-ed for the Washington Post, Jim Willett, who presided
over 89 executions as the warden on Texas' death row, stated: Has
an innocent man ever been executed? Probably. The judicial system
is designed to promote fairness, but anyone who expects perfection
is asking for an impossibility. Any revamping might make the
system better, but because human nature is involved, it won't make
it perfect. . . . By far the question people ask me most is how I
feel about the death penalty. I can only tell you this: Apparently,
our society believes that some people need to be removed
permanently and completely. As the warden, and a servant of the
taxpayer, I tried to do the best job that I could. As a human
being, I see it as a sad affair. But it is as a Christian that I
struggle most. . . . I have watched men being put to death for
hideous crimes and wondered at that moment if we were doing the
right thing.
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