NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale 

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PENA DI MORTE: IL SUO AVVOCATO DORMIVA, AVRA' REVISIONE PROCESSO

 New Orleans (Stati Uniti), 14 ago. - Storica sentenza negli Usa da parte della Corte d'Appello federale del V Circuito, riunita in sessione plenaria a New Orleans: in secondo grado i giudici hanno annullato la condanna a morte per omicidio inflitta originariamente in Texas a un imputato di colore, Calvin Burdine, 48 anni, malgrado fosse stato provato che in primo grado l'uomo non avesse potuto contare su una difesa in linea con i principi costituzionali o, piu' semplicemente, degna di questo nome. Il suo legale, Joe Cannon, nominato d'ufficio, aveva la pessima abitudine di addormentarsi a piu' riprese durante le udienze, disinteressandosi completamente della sorte del proprio assistito e dunque contribuendo in larga misura a un verdetto conclusivo che nell'84 si tradusse nella pena capitale.

Non solo i magistrati di appello al completo hanno disposto la revisione del processo, sebbene a maggioranza di nove voti contro cinque, invocando il VI Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti; hanno sconfessato pure un collegio ristretto della loro stessa Corte: tre giudici i quali il 27 ottobre scorso avevano confermato la pronuncia iniziale sostenendo che si', in primo grado il difensore dormiva spesso, ma mai in momenti cruciali.

Su ricorso del nuovo avvocato di Burdine, l'istanza federale della Louisiana aveva tuttavia accettato di riesaminare il caso come plenum. Sotto il profilo sia procedurale sia sostanziale, si tratta di una pronuncia che segna un punto netto a favore di coloro i quali mettono in discussione la legittimita', e anche la semplice regolarita', delle tante condanne a morte decise in uno Stato che, come il Texas, con 250 esecuzioni in nemmeno vent'anni detiene un autentico e sinistro record nazionale.


Calvin Burdine era stato condannato in Texas nell'84

La sentenza cancellata dalla Corte di New Orleans

 L'avvocato dorme in aula - Annullata condanna a morte

NEW ORLEANS - La Corte d'Appello federale del V circuito di New Orleans ha annullato, in secondo grado, una sentenza di condanna a morte perch� l'avvocato dell'imputato aveva l'abitudine di assopirsi durante le fasi del processo trascurando, in tal modo, di difendere adeguatamente il proprio assistito. Sembra che Joe Cannon, il difensore ora morto, si fosse addormentato per dieci volte, ciascuna della durata di circa dieci minuti, durante i sei giorni della fase finale del processo.

Calvin Burdine, 48 anni, di colore, era stato condannato alla pena di morte nel 1984 per avere ucciso il proprio amante il quale gli aveva chiesto di prostituirsi. La sentenza era stata emessa nonostante fosse stato provato che la difesa di Cannon, nominato d'ufficio, non era in linea coi principi costituzionali. Il nuovo avvocato di Burdine, dopo un ricorso, aveva ottenuto che il caso fosse riesaminato come plenum. Dopo la sentenza Burdine ha commentato: "Oggi, finalmente, ha prevalso il buon senso. La Corte d'Appello ha dimostrato che un avvocato che dorme non � un avvocato".

L'annullamento, da parte della Corte, � stato ottenuto grazie a una maggioranza di nove voti contro cinque. I giudici hanno invocato il VI emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti e hanno, inoltre, sconfessato un collegio ristretto della loro stessa Corte: tre giudici i quali, il 27 ottobre scorso, avevano sostenuto che l'avvocato, sebbene incline al sonno, non avesse dormito nei momenti cruciali del processo.


Death Penalty Denied in Texas Sleeping Lawyer Case

NEW ORLEANS, La.  - A federal appeals court overturned a Texas death penalty on Monday for a man whose attorney slept through much of his trial for murder, in a case that has raised questions about justice in the state that leads the nation in executions.

The Fifth Circuit U.S. Court of Appeals said Calvin Burdine, 48, should get a new trial because his court-appointed lawyer, Joe Cannon, repeatedly dozed off during the 1984 trial that ended with Burdine being sentenced to death.

``A defendant's Sixth Amendment right to counsel is violated when that defendant's counsel is repeatedly unconscious through not insubstantial portions of the defendant's capital murder trial,'' said the court in an opinion supported by nine justices and opposed by five.

The decision overturned an Oct. 27, 2000 opinion by a three-judge panel of the court which upheld Burdine's conviction on grounds that Cannon had slept, but not at crucial times in the trial.

At the urging of Burdine's attorney, the full court agreed to hear the case.

Texas leads the nation with 250 executions since resuming capital punishment in 1982, six years after a U.S. Supreme Court decision lifted a national death penalty ban.

Of those, 151 were performed while President Bush was governor of Texas. Bush has said many times he believed the people put to death under his administration got ``full and fair access to the courts'' and were guilty as charged.

Death penalty foes say the number is high because the state does not provide adequate counsel for capital murder defendants who cannot afford to hire their own attorneys.

Burdine was condemned for stabbing his gay lover, W.T. Wise, to death in 1983 in their Houston mobile home. He said he was angry because Wise wanted him to prostitute himself so they could have more money.

In a 1995 hearing, jurors and court officials testified that Cannon, who is now dead, slept as many as 10 times, for as long as 10 minutes, during the six-day trial.

In 1999, U.S. District Judge David Hittner in Houston ordered that Burdine get a new trial, but Texas Attorney General John Cornyn appealed his decision to the Fifth Circuit court in New Orleans.

A Cornyn spokesman could not be reached to say if Monday's ruling would be appealed to the U.S. Supreme Court. If not, Burdine would get a new trial unless prosecutors decide to drop the case.

Burdine's attorney, Robert McGlasscock, said he was ''pleased and relieved'' by the court's decision.

``Today, finally, common sense prevailed in this case,'' he told Reuters. ``The court upheld what we've been saying all along -- a sleeping attorney is no attorney at all.''

McGlasscock said he had not yet spoken to Burdine.