NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale

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Tre milioni di firme per una moratoria universale della pena di
 morte portate a Kofi Annan dalla Comunit� di Sant�Egidio, con
 Amnesty International e Moratorium 2000
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Beliefs

 

Kofi Annan si dichiara a favore della moratoria

Da due anni � stato lanciato dalla Comunit� di Sant�Egidio l�Appello per la moratoria universale della pena capitale.

In questo periodo sono stati raccolti oltre 3 milioni di firme in Italia, Europa e complessivamente in 145 Paesi, molti dei quali mantenitori della pena di morte.

Sull�appello della Comunit� (con base in Roma, ma diffusa in circa 40 Paesi europei ed extra-europei e attiva in attivit� umanitarie tra i pi� poveri del pianeta, nel dialogo ecumenico ed interreligioso e in iniziative di pace e risoluzione dei conflitti) sono confluiti l�ONG Premio Nobel per la Pace Amnesty International e l�organizzazione americana M2000, fondata da Sister Helen Prejean, l�attivista dei diritti umani cui si � ispirato il film Dead Man Walking.

Per la prima volta, grazie all�iniziativa per una Moratoria internazionale, si � creato uno schieramento interreligioso e laico, che raccoglie leaders e testimonials di diversa provenienza, dal Dalai Lama a Elie Wiesel, da esponenti di rilievo del mondo islamico come il  Presidente indonesiano Abdurrahman Wahid a numerosi vescovi e responsabili delle maggiori confessioni cristiane, come i cardinali Etchegaray e Cassidy, il primate della Chiesa Anglicana Carey e la Presidente della World Methodist Council Frances Alguire, ed esponenti della cultura come Umberto Eco, Roberto Benigni e Dario Fo.

Alle ore 11.30 del giorno 18 dicembre una delegazione della Comunit� di Sant�Egidio, di Amnesty International e di M2000, � stata ricevuta da Kofi Annan, nel suo ufficio all'ultimo piano delle Nazioni Unite a New York.

In questa occasione sono state consegnate al Segretario Generale le firme, e le petizioni provenienti da gran parte del pianeta.

Il Segretario Generale dell�ONU ha risposto con un importante discorso.

Alle ore 12.00 (alle 18.00 ora italiana) a Roma il Colosseo � stato illuminato di luce dorata, per sottolineare l�eccezionalit� dell�evento.

E' seguita alle ore 13.00 la conferenza stampa nei locali della Sala Stampa estera dell�ONU dove sono intervenuti Susan Sarandon e Tim Robbins, una manifestazione di fronte al Palazzo di Vetro ha accompagnato l�evento.�   


LE OSSERVAZIONI DEL SEGRETARIO GENERALE IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DELLE FIRME RACCOLTE DURANTE LA CAMPAGNA MORATPORIUM 2000

 New York, 18 dicembre 2000

 Suor Helen,

 Signor Hoffman,

 Signor Marazziti,

 Signore e Signori,

 Nell'accettare questa petizione per una moratoria universale della pena capitale, firmata da pi� di tre milioni di persone provenienti da oltre 130 paesi di tutto il mondo mi sento profondamente commosso e nello stesso tempo molto lieto.

 Accolgo la vostra petizione a nome delle Nazione Unite congratulandomi con tutti coloro che hanno lavorato con tale impegno da raccogliere tante firme. Vorrei che fosse in mio potere esaudire la loro richiesta e facendo cos� salvare la vita a migliaia di uomini e donne.

 Di questi uomini e donne alcuni sono innocenti - sono in attesa dell'esecuzione per un delitto da loro mai commesso. Altri sono stati condannati per reati che in altri paesi risulterebbero in pene molto minori oppure che l� non rappresentano nemmeno un delitto. Molti invece - forse la maggior parte di loro - sono colpevoli per aver ucciso altre persone. Il problema � se l'uccisione di una persona giustifichi l'uccisione di un'altra. 

Lo Stato essendo rappresentante dell'intera societ� e avendo l'obbligo di proteggere quella stessa societ� pu� compiere quell'obbligo degradandosi al livello dell'assassino trattandolo uguale come egli ha trattato degli altri? Non sono di questa opinione le persone che firmarono questa petizione. Essi credono che la morte dell'assassino non cancelli il suo delitto, ma che anzi ne aggiunge un altro. Nella grande famiglia delle nazioni ne sono molte che ancora non condividono questa fede, che sono sempre dell'opinione che togliendo la vita a qualcuno uno perde i diritti alla propria vita, come si pu� essere privati dal diritto alla libert�. 

Mi rendo conto che molte persone sagge e integre sono di quella opinione e rispetto il loro diritto a pensare cos�. Infatti i Stati Membri delle Nazioni Unite si trovano profondamente divisi a questo proposito. 

Vi � per� un Protocollo Facoltativo al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici per l'abolizione della pena di morte che fu adottato e aperto alla firma dall'Assemblea Generale esattamente undici anni fa. Quarantatre Stati lo hanno gi� ratificato, mentre altri sette lo hanno sottoscritto. Se mi permettete di esprimere una mia opinione personale, credo che quegli Stati abbiano ragione. 

La confisca di una vita rappresenta un atto troppo assoluto, troppo irreversibile perch� un essere umano la possa infliggere ad un altro, perfino se spalleggiato da processi legali. Ed io credo che le future generazioni, provenienti da tutte le parti del mondo, finiranno a trovarsi d'accordo. Il tragico � che, mentre le nazione stanno discutendo questo problema, le persone continuano ad essere giustiziate. E per loro sar� troppo tardi una volta che le cose si cambiano.

 E' per questo che mi unisco a voi nell'appello per una moratoria universale. Si fermino gli Stati che ancora applicano la pena di morte affinch� un tempo non debbano guardarsi indietro con rimorso sapendo che ormai sar� troppo tardi per rimediare al loro doloroso errore. Hanno il potere di accordare la vostra petizione soltanto gli Stati sovrani. Prego che lo facciano. Vi ringrazio molto.


 

        

 3 Million signatures for a worldwide moratorium on the death penalty, to be handed over to Kofi Annan � Organized by the Community of Sant�Egidio with Amnesty International and Sister Helen Prejean.

 

 Two years ago the Community of Sant'Egidio launched an Appeal for a worldwide moratorium on death penalty. Over 3 million signatures have been collected throughout Italy and 145 other countries, many of which still use the death penalty.

The Community of Sant�Egidio is based in Rome, where it started in 1968, and is now present at a grass-roots level in 60 countries. 40 thousand members, on a voluntary basis, are engaged in humanitarian projects in many European and extra-European countries among the poorest in the world, as well as organzing peace projects and inter-religious ecumenical dialogue.

The NGO Nobel Peace Prize winner Amnesty International and the American Organization M2000, founded by Sr. Helen Pr�jean, an internationally known activist for human rights who inspired the film Dead Man Walking, also joined the Community�s appeal.

For the first time, thanks to this initiative for a Worldwide Moratorium, an interfaith and lay movement has been created which unites leaders and witnesses from many different walks of life.

The signatures of the Appeal include: the Dalai Lama, Eie Wiesel, the Indonesian President Abdurrahman Wahid, numerous spiritual leaders of main Christian Churches, including Cardinals Etchegaray and Cassidy, the Archbishop of  Canterbury Carey and the President of the World Methodist Council, Frances Alguire.

Other important personalities come from the world of arts such as Umberto Eco, Roberto Benigni, Dario Fo.

On Dec. 18th 2000 a delegation from the Community of Sant�Egidio, Amnesty International and M2000 was received by Kofi Annan in his office at U.N. building in New York. The Worldwide Appeal and signatures werehanded over to the Secretary General  on this occasion.

At the same time, in Rome, the Colosseum was lit up in a special golden light to underlrline this exceptional event. 


THE SECRETARY-GENERAL REMARKS ON RECEIVING THE PETITION
 OF THE MORATORIUM 2000 CAMPAIGN 

New York, 18 December 2000

Sister Helen,

Mr. Hoffman,

Signor Marazziti,

Ladies and Gentlemen:

 I am deeply moved, as well as pleased, to accept this petition for a universal moratorium on executions, signed by over three million people in over 130 countries around the world.

 On behalf of the United Nations, I accept your petition, and I congratulate all those who have worked so hard to collect so many signatures. I wish it were in my power to grant their wish, and by so doing to save the lives of thousands of men and women.

Some of those men and women are innocent - awaiting execution for crimes which they did not commit. Others have been condemned for offences which in other countries would carry a much lesser penalty, or might not be crimes at all. Many, however - perhaps the majority - are guilty of taking the lives of others.

The question is, can the taking of one human life justify taking another? Can the State, which represents the whole of society and has the duty of protecting society, fulfil that duty by lowering itself to the level of the murderer, and treating him as he treated others?

Those who have signed this petition believe not. They believe the murderer�s death does not expunge his crime, but adds another crime to it.

Within the family of nations, many have not yet accepted that belief. Many still hold that the right to life can be forfeited by those who take life, just as their right to liberty can be abridged.

I know that that view is strongly held by many persons of wisdom and integrity, and I respect their right to hold it. Indeed, the matter is one on which Member States of the United Nations are deeply divided. There is, however an Optional Protocol to the International Covenant on Civil and Political Rights, aiming at the abolition of the death penalty, which was adopted and proclaimed by the General Assembly exactly eleven years ago. Forty-three States are already parties to it, and seven more have signed it.

If I may be permitted to express a personal view, I believe that those States are right. The forfeiture of life is too absolute, too irreversible, for one human being to inflict it on another, even when backed by legal process. And I believe that future generations, throughout the world, will come to agree.

It is tragic that, while the nations debate this problem, people continue to be executed. When the change comes, it will be too late for them. And therefore I join you in appealing for a world-wide moratorium. Let the States that still use the death penalty stay their hand, lest in time to come they look back with remorse, knowing it is too late to redeem their grievous mistake.

Only sovereign States have the power to grant your petition. I pray that they will do so.

Thank you very much.