"Sono contrario a ripristinare la pena di morte. Lo stato non pu� sottrarre a Dio il diritto di togliere la vita".
Il Presidente Putin dopo due giorni torna sull'argomento per ribadire fermamente la propria posizione e fugare ogni dubbio.
"Against reintroduction of death penalty. That would not be helpful to law", Putin says
- 16/07/01
(...) Lei ha preso posizione contro la pena di morte. Ha detto che lo Stato non
pu� arrogarsi un diritto che appartiene solo a Dio. Ma tanto il metropolita
Kirill che Aleksandr Solzhenitsyn la pensano diversamente.
"Solzhenitsyn � una persona estremamente originale. Conosce la storia e
coglie con perspicacia ci� che avviene nel nostro Paese. Sono stato molto
colpito dalle sue valutazioni. Lui � attaccato alle tradizioni, compresa quella della condanna esemplare e dell'applicazione della pena. Io invece
parto dal presupposto che certe tradizioni debbano venire adeguate ai tempi".
Putin: no alla pena di morte
La nuova linea del Cremlino: "Non aiuta la legge"
Il presidente russo contro i militari e gli stessi religiosi che vogliono punire il terrorismo ceceno
ALBERTO STABILE
Mosca - "Sono contrario a ripristinare la pena di morte. Lo stato non pu� sottrarre a dio il diritto di togliere la vita", parola di Vladimir Putin. Il presidente russo, dopo aver dato l'impressione di voler assecondare con un lungo, enigmatico silenzio, gli umori correnti, favorevoli al ritorno in piena attivit� del plotone d'esecuzione, ha sorpreso tutti, ieri, con un'uscita dal sapore evangelico. E dire che, appena venerd� scorso, il numero due della Chiesa ortodossa russa, il metropolita Kirill, s'era dichiarato favorevole all'applicazione della pena capitale.
Il fatto � che Putin, senza nulla togliere alle sue radicate convinzioni religiose testimoniate da una ricca aneddotica sulla sua infanzia di praticante in segreto, ha fatto queste dichiarazioni alla presenza del presidente della Banca mondiale, James Wolfensohn, volato a Mosca per discutere ai massimi livelli di un programma di finanziamenti a sostegno dell'appena varata riforma giudiziaria.
Questa riforma si caratterizza per alcune misure liberali, come l'introduzione delle giurie popolari e la limitazione dello strapotere insindacabile della Procura in tema di limitazione della libert� personale dei cittadini. Certo, Putin non poteva accogliere con una mano l'aiuto offerto dalla Banca mondiale a favore di un sistema giudiziario pi� umano e con l'altra sottoscrivere l'applicazione della pi� drastica e disumana delle pene.
Cos�, alla presenza dell'illustre ospite, lo Zar travestito da colomba ha dichiarato di "comprendere" quella vasta maggioranza (circa il 70%) di russi che, secondo i sondaggi d'opinione vedrebbero volentieri ripristinato il gelido colpo alla nuca dei tempi sovietici. "La Russia � stata vittima del terrorismo internazionale ha proseguito Io stesso me la sentirei di strangolarli con le mie mani, quei criminali. Ma questi sono sentimenti espressi sotto l'emozione del momento". Putin il giurista, l'uomo di legge non la pensa certo cos�: "Come giurista so che l'irrigidimento delle punizioni non aiuta a sradicare il crimine. La pena di morte � in sostanza una vendetta. E comunque lo Stato non pu� appropriarsi di un diritto che appartiene soltanto a dio".
Le parole di Putin cadono nel cuore d'una discussione che era andata infiammandosi, parallelamente alla campagna propagandistica e militare condotta contro il separatismo ceceno. Comunisti e nazionalisti avevano lanciato il sasso nel tentativo di intercettare gli umori di un'opinione pubblica esacerbata da bombe e attentati quasi sempre senza rivendicazione e senza colpevoli certi. Poi era toccato allo stratega della guerra nel Caucaso, il generale Ghennadij Troshev, evocare il potere dissuasivo delle pubbliche forche. Mentre il ministro di Giustizia Jurij Cjaika dichiarava d'aver cambiato opinione in merito alla pena capitale (che prima condannava) e lo stesso Solzhenitsyn, che pure aveva combattuto un sistema repressivo basato sull'annientamento fisico dell'individuo, si univa al coro.
Discussione, deve aggiungersi, favorita dal fatto che la pena di morte, in Russia, � stata s� congelata da un decreto di moratoria emanato da Boris Eltsin nel '96, ma non � stata mai formalmente abolita.
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