NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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L'esecuzione di Johnny Paul Penry  
� stata sospesa dalla Corte Suprema

Solo 3 ore prima dell'orario previsto per l'esecuzione, � arrivata la notizia della decisione della Corte Suprema, la quale ha concesso a Johnny Paul Penry una sospensione di 30 giorni per valutare un appello presentato all'ultimo momento dai suoi avvocati.


Tutte le Comunit� di Sant'Egidio ovunque nel mondo hanno pregato durante questa settimana per i condannati a morte, in particolare per Stacey Lawton, Tony Chambers e Johnny Paul Penry (Texas), conosciuti attraverso la corrispondenza e divenuti amici. Gianni Guidotti della Comunit� si � recato in Texas per passare le ultime ore insieme a Johnny, cos� come lui aveva chiesto. Il 16 sera, mentre in molte citt� si tenevano ancora veglie di preghiera per ricordare l'avvenuta esecuzione di Stacey e di Tony e per la salvezza di Johnny, con grande gioia si � appresa la notizia che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso la sua esecuzione. La Comunit� di Sant'Egidio ha contribuito a coagulare intorno a Johnny l'interesse e l'impegno di molti per la salvezza della sua vita: dalle associazioni per i disabili (oltre 1000 e fra queste l'Arche), a Conferenze Episcopali Cattoliche, a esponenti istituzionali del mondo politico europeo e non solo, a uomini simbolo ( Nelson Mandela, Desmond Tutu). Giovanni Paolo II � intervenuto pi� volte, attraverso il Nunzio negli Stati Uniti, chiedendo che il caso di Johnny venisse riconsiderato. La Comunit� prosegue ora il suo impegno nella speranza di giungere a una definitiva sospensione.

Proprio in questi giorni Mario Marazziti � a San Francisco, dove si � aperta la Convention "Un impegno per la coscienza: costruire una strategia comune per mettere fine alla pena di morte". E' la pi� larga conferenza mai convocata tra tutti i movimenti e le personalit� pi� coinvolte nella campagna di abolizione della pena di morte, per realizzare un'azione comune.

Dalla Corte Suprema Sospesa in Texas l�esecuzione di un handicappato

Texas, sospesa l'esecuzione - La Corte "salva" il minorato
E la Corte Suprema ferma un�esecuzione nel Texas di Bush

Supreme Court Stops Execution of Texan

High Court Halts Texas Execution - Condemned murderer Johnny Paul Penry is shown on death row last month. 

 

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Venerd� 17 Novembre 2000

Dalla Corte Suprema Sospesa in Texas l�esecuzione di un handicappato

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WASHINGTON

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso l'esecuzione, prevista in Texas per ieri notte, di un ritardato mentale condannato per aver violentato e ucciso una ragazza di 22 anni. La Corte ha chiesto tempo per valutare un appello presentato all'ultimo momento. Johnny Paul Penry, il condannato a morte, sarebbe stato il 38� recluso giustiziato quest'anno in Texas - un numero record.

Nel braccio della morte dell�ormai tristemente famoso carcere di Huntsville, per lui c�� stata una forte mobilitazione: ieri l'ultimo appello di Amnesty International e di altre organizzazioni per la difesa dei diritti umani. I suoi avvocati sostengono che ha le capacit� intellettive di un bambino di 7 anni e avevano chiedono al governatore di rinviare l'esecuzione di 30 giorni. Insolita la motivazione: Bush Jr. sarebbe troppo preoccupato dell'esito delle elezioni presidenziali per potersi dedicare seriamente alla considerazione del caso.

Accanto a Paul Penry c�� anche un medico della comunit� di Sant'Egidio, Gianni Guidotti. Quella di Guidotti non � la sola presenza di solidariet� manifestata dall'Italia: �Nella cella di Penry sono appesi i disegni dei ragazzi handicappati italiani che la Comunit� � riuscita a fargli arrivare�, ha detto Mario Marazziti, di Sant'Egidio.

Decisamente schierato contro l'esecuzione di Penry anche il �New York Times�: uccidere un uomo che � da 20 anni nel braccio della morte, scrive il quotidiano �sarebbe un gesto selvaggio a dimostrazione dell'ingiustizia del sistema di pena capitale nello stato del Texas�. Anche il Vaticano ha chiesto clemenza per Penry.


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17 novembre 2000

Texas, sospesa l'esecuzione - La Corte "salva" il minorato

WASHINGTON - La Corte Suprema ha sospeso in extremis l'esecuzione di John Paul Penry, un minorato mentale e analfabeta di 44 anni, condannato a morte per stupro e omicidio. Penry doveva essere giustiziato ieri sera nello stato del Texas, governato dall'attuale candidato repubblicano alla Casa Bianca. Nei giorni scorsi, molti giornali si erano pronunciati contro questa condanna. "Il governatore del Texas George Bush ha il dovere morale di fermare l' uccisione di una persona che ha l'et� mentale di un bambino" aveva scritto il "New York Times". Il Senato del Texas ha provato a varare una legge che impedisce che i minorati mentali vengano giustiziati ma lo stesso Bush si � sempre opposto. Il "Dallas Morning News" ha rilanciato ieri la necessit� di approvare la legge. "Anche i texani che sono fortemente favorevoli alla pena di morte - ha detto il giornale - devono considerare questa ingiustizia morale".


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17 novembre 2000

E la Corte Suprema ferma un�esecuzione nel Texas di Bush

DAL NOSTRO INVIATO Goffredo Buccini

HUNTSVILLE (Texas) - E� un simbolo, e non lo sa. Gli occhi spesso vagano nel nulla. Ma non � solo paura. Negli ultimi giorni s�era fissato con un pensiero, un rimpianto: �Ma come, ho faticato anni per imparare a fare la mia firma e, proprio adesso, mi mettono a dormire?�. Ha sempre detto cos�, Johnny, �a dormire�, solo alla fine gli avvocati sono riusciti a fargli mandare a memoria quelle frasi biascicate per le tv e i cronisti: �No, non merito di morire, la pena di morte � orribile, ditelo al mondo�. Infagottato nella tuta bianca della prigione, sigillato dietro il vetro del parlatorio come un pesciolino rosso in un acquario, non ha mai capito bene cosa stesse succedendo. Non lo capisce neanche ora che l�orologio della morte s�� fermato, con un�improvvisa sospensione voluta dalla Corte suprema degli Stati Uniti, frutto della protesta popolare, forse, della politica politicante, forse, della Casa Bianca ancora in gioco, forse. Finora aveva continuato ad aspettarsi solo una puntura nel braccio e un colpo di sonno, qui, a Huntsville, nell�unit� Walls da cui nessuno ritorna. Forse la morte � �volare al Polo Nord, dove abita Babbo Natale�. Il numero di matricola 654 Johnny Paul Penry fino al colloquio di ieri mattina ha fatto �ciao ciao� con la mano dietro il vetro, mostrato i bicipiti (�sono forte, eh?�) alle sorelle, alla zia e ai volontari della comunit� di Sant�Egidio venuti fin qui da Roma per fare compagnia a lui e alla sua anima: �Ti sveglier� Ges��. Per ultima cena ha chiesto tre cheeseburger, cheesecake �e la Diet Coke che non mi fa ingrassare�. �Adesso non me la daranno pi�?�, ha chiesto all�avvocato. La sua cella � piena di lettere di solidariet�, posta da tutto il mondo. Lui non sa leggere: ora qualcuno gliele legger�.

Quarantaquattro anni, un omone. Per� ai suoi amici ha regalato disegnini semplici: gli alberi, una casetta, un sole, scarabocchi colorati coi pastelli dei bambini. Perch� il suo cervello � rimasto quello di un bambino di sei anni: quoziente, 56. Sotto i 70, dicono, manca la capacit� di distinguere il bene dal male. Johnny di male ne ha fatto molto. Nel 1979 violent� e ammazz� Pamela Moseley Carpenter, un brava ragazza che cantava nel coro della chiesa. Per quel delitto, � stato nel braccio della morte dall�80, vent�anni ad aspettare. �In nome di Pamela e del popolo�, i Carpenter e i Moseley hanno invocato ancora l�altro ieri �una fine a quest�attesa� e nessuna clemenza per il mostro.In nome di Pamela e del popolo, al mostro era stato fissato un appuntamento con i boia e le siringhe alle sei di ieri pomeriggio (gi� l�una di stamattina in Italia). La sospensione � arrivata alle 3 e un quarto.

Perfino nel mattatoio del Texas si sono chiesti �si pu� uccidere un ritardato mentale?�. �Mai stato ritardato, Penry, solo lento�, ha spiegato l�ineffabile procuratore della contea. Per� nei test, a 15 anni, scambiava un pollo per un tamburo, un cappello per una bandiera.

Non conta? La madre lo seviziava e lui ha ancora le cicatrici sul corpo e nella mente. Non conta neppure questo? Nel pomeriggio arrivano ragazzi con i cartelli, c�� il palco per la conferenza stampa. In queste ore a San Francisco cominciano quattro giorni di meeting contro la pena di morte. �Nemmeno in Cina ammazzano i ritardati mentali�, protesta William Edwards, uno dei legali di Johnny. In America � gi� successo 35 volte, in Texas potrebbe passare a gennaio una legge che lo impedisce. Intanto, mentre continua la sfida con Al Gore, George Bush, che qui � ancora il governatore, ha ridato mano libera ai suoi boia. Da agosto alle elezioni, le esecuzioni erano scese a tre. Dal 9 novembre a fine anno ne hanno programmate sette. Tre questa settimana: Stacey Lawton marted�, Tony Chambers mercoled�, Johnny ieri. Per Johnny le pressioni hanno funzionato.

Lo sceriffo sulle scale dell�unit� Walls � gentile sotto pegno d�anonimato. Ha una spiegazione orribile e ovvia: �Il lavoro va smaltito, amico mio. Abbiamo rallentato troppo dopo l�estate e adesso dobbiamo correre. Nel braccio della morte aspettano in 450�. Mai fare attendere il cliente, si capisce. Qui crepare � una statistica. Michelle, biondina, cartellino �stampa texana� appuntato in petto, osserva indispettita che mercoled� pomeriggio �Chambers ci ha messo un po� troppo, il cuore s�� fermato alle 6,18�. Mattoncini rossi, filo spinato, luci arancioni sui muri. Questo � Walls. Dicono che i pi� scafati, qua dentro, scommettano sull�ora dei certificati di morte. Il ristorante in piazza vende �Killer burger�. Al Museo della Prigione gli adulti possono ammirare per 2 dollari la vecchia �Sparky�, la sedia elettrica che dal 1924 al 1964 ha bruciato 361 condannati. Per i bambini la visita � gratis. Come dice Bush, l�istruzione prima di tutto.


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November 17, 2000

Supreme Court Stops Execution of Texan

By SARA RIMER

HUNTSVILLE, Tex., Nov. 16 A death-row inmate whom the stateauthorities have found to be mentally retarded received a stay ofexecution today from the United States Supreme Court less than fourhours before he was to be put to death by lethal injection. The court said the stay of execution would last until it decidedwhether to take the case of the inmate, Johnny Paul Penry, whichcould happen in a few weeks. Mr. Penry's lawyers are asking thecourt to consider whether the jury was given the opportunity toconsider the issues of mental retardation and child abuse asmitigating factors in deciding to sentence Mr. Penry to death.Several of Mr. Penry's relatives and a neighbor have said that as achild he was brutally abused by his mother, who was mentally ill. The court is often asked to intervene at the last minute in deathcases, and does so infrequently, and only when the justices thinkthe case raises a substantial issue. If the court decides not tohear the case, the stay would end, and the state of Texas wouldhave to set a new execution date. The court was Mr. Penry's last chance. On Tuesday the Texas Boardof Pardons and Paroles denied his appeal for clemency. The court's decision prevented the case from reaching Gov. GeorgeW. Bush, who would have had to rule today on whether to give Mr.Penry a 30-day reprieve all that it is in his power to grant,under Texas law or to allow the execution. Mr. Bush has presidedover more executions than any governor in the country. Because ofMr. Penry's low I.Q., and with 13 states banning the execution ofthe mentally retarded, this had become politically sensitive at atime when Mr. Bush is awaiting the results of the presidentialelection. The news of the stay was received at the prison here thisafternoon as Mr. Penry's lawyers and his two sisters, as well asthe family of Pamela Moseley Carpenter, the 22-year- old housewifewhom Mr. Penry raped and murdered in 1979, were gathering for theexecution, which had been scheduled at 6 p.m. "It's very, very difficult emotionally," said one of Mr. Penry'slawyers, Robert S. Smith, of Paul, Weiss, Rifkind, Wharton &Garrison, the New York law firm that is representing Mr. Penrywithout a fee. "Even at times like this we think of the MoseleyCarpenter families. There aren't any victories in this case." Just before prison officials announced the stay, members of Mrs.Carpenter's family had been holding a news conference in theparking lot, telling reporters that they did not believe Mr. Penrywas retarded, and that they had waited 21 years for him to be putto death.Mr. Penry had been out of prison for less than three months, onparole for a rape conviction, when he forced his way into Mrs.Carpenter's home in Livingston at knifepoint, beat and raped herand stabbed her in the chest with a pair of scissors. "I'm angry at the system that's letting us down right now," Mrs.Carpenter's brother, Mark Moseley, who is the former place kickerfor the Washington Redskins, said after the family learned of thestay. "This is killing my mom and dad," he said. "They're worried he'sgoing to walk out of prison someday." After prison officials informed Mr. Penry of his stay ofexecution, Larry Fitzgerald, a prison spokesman, said, "He wantedto know if he could still have his final meal." Mr. Fitzgerald saidthat Mr. Penry had already ordered that meal: two cheeseburgers,french fries, soft drinks and cheesecake. Mr. Penry was to have been the third man put to death here inthree days, and the 38th person this year, which would been themost executions in one year for any state since the Bureau ofJustice Statistics started keeping execution records in 1930. Therehave been 236 executions here in the past 18 years. They take placein the death chamber inside the maximum security prison, whichtakes up two blocks in the middle of town. Yet for the people whotake part in them they are anything but routine. On Wednesday night, when Tony Chambers was executed, the state ofTexas tied its own record, of 37, which was set last year. J. C.Thompson, an officer with the Texas Department of Justice, wasstanding guard outside the prison when Mr. Chambers's mother, IdaCheatam, emerged, made her way down the long driveway and stoodweeping in front of the television cameras. "Have a drink on metonight," she said. "I lost my son tonight." Mr. Thompson's expression was resigned as he listened to Ms.Cheatam's bitter words. "After 23 years, you have to build a wall,"he said. "Otherwise, you'd go home and eat your pistol." Mr. Fitzgerald said afterward that executions are hard on everyoneat the prison. "Nobody likes to see anybody die," he said. As the chaplain who ministered to death-row inmates on their wayto execution from 1982 to 1995, Carroll Pickett was present at 95executions. "I was nauseous many times," said Mr. Pickett, whoretired from the chaplain's job and who is also a retiredPresbyterian minister. He spent a day with Mr. Penry 10 years ago, when he had anotherexecution date, and was brought to the death chamber from the Ellisunit."I went through the normal procedures," said Mr. Pickett,explaining to Mr. Penry that he would be injected with three drugs,which would put him to sleep, freeze his muscles and stop hisheart. It would all be painless, Mr. Pickett told Mr. Penry, and hewould die. "I spent about 30 minutes explaining it to him," the ministersaid. "After I was done, he said, `When do I get to go back toEllis?"


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Friday, November 17, 2000

High Court Halts Texas Execution -

Condemned murderer Johnny Paul Penry is shown on death row last month. By Paul DugganAUSTIN, Nov. 16 -- The U.S. Supreme Court today halted the scheduled execution of admitted Texas killer Johnny Paul Penry, described by his attorneys as profoundly mentally retarded. The court said it wanted time to decide whether to review Penry's claim that jurors in his trial may have felt precluded from considering his mental condition before voting on a death sentence. Penry, 44, confessed to the 1979 rape and killing of Pamela Moseley Carpenter, the younger sister of former longtime Washington Redskins kicker Mark Moseley. He was first sentenced to death in 1980, when Texas law did not allow juries to weigh such mitigating evidence as mental retardation in the penalty phase of a capital murder trial.The Supreme Court overturned his conviction in 1989, saying jurors should be allowed to review evidence of mental retardation. Penry's attorneys now contend that at his 1990 retrial, which included testimony about his mental condition, jurors may have been confused about whether they were allowed to factor that testimony into their decision on a punishment. They voted for death.Prosecutors acknowledge that Penry has a below-average IQ, but argue that he is not nearly as mentally impaired as his attorneys describe him."We're very disappointed by today's decision," said William Lee Hon, a senior prosecutor in Polk County in East Texas, where the slaying occurred. "We continue to believe in his guilt and in the jury's decision that a death sentence was warranted."Penry's attorneys said they were cautiously optimistic that the Supreme Court will agree to hear the case and eventually throw out his death sentence."We're certainly very pleased that Johnny Paul Penry won't die tonight," said Julia Tarver, one of several lawyers in Texas and New York who have been handling his appeal for free. If the high court eventually decides not to hear Penry's case, the reprieve will be lifted and a Texas court will set a new execution date.Mark Moseley, a kicker for the Redskins for 12-plus seasons, was in his sixth year with the team when his younger sister, then 22, was raped and stabbed to death in her Livingston, Texas, home on Oct. 25, 1979. Moseley has described his family as anguished by the years of legal wrangling in Penry's case. Hon, the prosecutor, today described the family as "extremely upset" by the Supreme Court decision.Hon and other prosecutors contend that the calculated nature of Penry's attack on Pamela Moseley Carpenter shows that he had the mental capacity to appreciate the consequences of the crime. But his attorneys say he has the mind of a 6-year-old.Penry's appeal already has a significant place in Supreme Court case law regarding capital punishment. When the court in 1989 decided, by a 5 to 4 vote, that juries in capital murder trials must be allowed to weigh evidence of mental retardation, it also ruled that executing mentally retarded prisoners was not a violation of the Eighth Amendment's ban on cruel and unusual punishment.At the time of Penry's first trial, in 1980, Texas law said that a jury had to consider three questions before voting on a penalty of death or life in prison: Would the defendant pose a future danger to others if allowed to live? Was the attack on the murder victim unprovoked? And was the killing deliberate? If jurors decided that the answer to each question was yes, they should recommend death.The Supreme Court essentially ruled that a fourth question should be posed: Are there any circumstances that mitigate against a death sentence?Penry's second trial, in 1990, was held before the Texas legislature amended the state's death penalty law to conform with the Supreme Court ruling. The penalty-phase verdict form that jurors used in that trial was unchanged from 1980.However, the 1990 trial judge allowed testimony about Penry's mental condition and instructed jurors to consider it as possible mitigation. Penry's appellate attorneys contend that the jurors may have been confused because the penalty-phase verdict form did not include a question about mitigation