Dall'Italia
una speranza per Mark Lankford, da diciassette anni in attesa
dell'esecuzione
19/04/2001
ROMA - Da 17 anni � detenuto nel braccio della morte del
penitenziario di massima sicurezza di Boise, ma si batte per
ottenere la revisione del processo e poter dimostrare la sua
innocenza: Mark Henry Lankford, 44 anni, condannato a morte dallo
Stato dell'Idaho (Stati Uniti) per un duplice omicidio che sarebbe
stato commesso dal fratello Bryan, vive in assoluto isolamento dal
16 ottobre 1984. Passa 23 ore al giorno in una cella di 6 metri
quadrati e un'ora d'aria quotidiana in una stanza con altri
detenuti, ammanettato. Del suo caso si occupa il Comitato
spontaneo "Movimento per Mark", che recentemente ha
allestito a Roma una mostra con 30 suoi dipinti e nei giorni
scorsi ha incontrato l'avvocato Andrew Parnes, venuto in vacanza
in Italia con la famiglia, che assiste legalmente Lankford da 9
anni. "Un'occasione per comprendere meglio la situazione
giudiziaria", racconta Chiara Bellucci, responsabile del
Comitato. Parnes � l'unico avvocato d'ufficio ad aver ottenuto
l'annullamento della sentenza per un condannato a morte nell'Idaho;
i suoi sforzi hanno consentito l'accoglimento dell'istanza per
evidenziare una serie di errori commessi nel corso del processo.
Durante l'incontro con il "Movimento per Mark," Parnes
si � dichiarato ottimista, intravedendo reali possibilit� che il
caso venga riaperto. Cos� Lankford otterrebbe un nuovo giudizio
entro l'anno; tuttavia lo Stato dell'Idaho potrebbe opporsi alla
riapertura del processo e chiedere l'annullamento della decisione:
una posizione che farebbe slittare di circa un anno e mezzo una
delibera finale. L'avvocato ha confermato che le condizioni di
detenzione sono pi� dure che in altri Stati; Mark pu� ricevere
visite solo da lui (lo sente telefonicamente ogni due settimane e
lo incontra circa una volta ogni due mesi) e dai parenti di primo
grado, ma nessuno della famiglia lo va a trovare. Secondo Parnes,
negli Usa i media non parlano abbastanza di pena di morte;
"� importante sollecitarli e dimostrare come vi sia un'ampia
corrente contraria, attenta alle vicende processuali e ai diritti
dei condannati - ha riferito Bellucci -. La quantit� di posta che
Mark riceve � un segnale importante per l'amministrazione del
carcere, che considera il detenuto non abbandonato a se stesso e
sa che eventuali scorrettezze possono trapelare all'esterno".
Per
informazioni, "Movimento per Mark", Chiara Bellucci -
tel. 0349 4959920 - [email protected]. Mark H. Lankford -
20489 IMSI - 51 C Block - Boise - Idaho 83707 - 0051 USA (Laura
Badaracchi)
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