Comunit�
di Sant'Egidio |
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La
precedente visita alla Comunit� di Sant'Egidio di Barcellona
20/06/2001
A
Roma da Sant�Egidio l�ispanico scampato all�esecuzione in
Florida. Giustiziato ieri Garza
�Sono
rinato dopo quei mesi nel braccio della morte�
ROMA
- Juan Raul Garza ieri mattina � stato ucciso nel carcere di Terre
Haute, Indiana, lo stesso dove otto giorni fa con la stesso tipo di
iniezione � morto lo stragista Timothy Mc Veigh. Negli Stati Uniti
� la seconda esecuzione federale dopo 38 anni. La trentasettesima
esecuzione capitale dall�inizio di quest�anno. Juan Raul Garza,
44 anni, era un narcotrafficante, accusato di tre omicidi. Era
ispanico, ovvero di una minoranza etnica, come l�80 per cento dei
detenuti statunitensi condannati a morte. Era ispanico come Joaquin
Jos� Martinez che adesso, stretto nel suo doppiopetto blu, guarda
le belle pareti antiche della Comunit� di Sant�Egidio a Roma e
sospira: �Ho le stesse orecchie, eppure sento cose diverse da
prima. Ho gli stessi occhi, ma adesso vedo un altro mondo�. E�
ancora incredulo Joaquin Jos� Martinez, ventinovenne
dell�Ecuador: appena due settimane fa i suoi occhi vedevano le
pareti del braccio della morte, l� nel carcere di Tampa, Florida.
Le hanno viste per 37 mesi, di filato. �E ogni giorno era
impossibile dormire. Impossibile vivere. Ogni giorno non sapevo se
proprio quel giorno avrebbero firmato la sentenza per fissare la
data della mia esecuzione�.
Martinez
� il primo ispanico che riesce a uscire da un braccio della morte
statunitense. In quel braccio ci era arrivato dopo due anni di
carcere e un�accusa che non lasciava spazio ad alcuna grazia:
duplice omicidio. �Sono stato accusato dalla mia ex moglie, Sloane
Millian: era gelosa perch� avevo un�altra donna e si �
vendicata. Nella contea della Florida dove vivevamo erano stati
ammazzati un trafficante di droga e la sua fidanzata, una
spogliarellista. Lei ha consegnato alla polizia un video falso per
accusarmi di tutti e due gli omicidi�.
Sloane
Millian � la mamma delle sue due bambine, che oggi hanno 6 e 8
anni e vivono ancora in Florida. �Sar� per loro che sar�
costretto a tornare negli Stati Uniti�, dice Joaquin Jos�,
guardando sua mamma Sara e suo pap� Joaquin che non hanno mai
smesso di combattere per dimostrare la sua innocenza e che per lui
in Spagna sono riusciti a mettere insieme oltre mezzo milione di
dollari. �Senza soldi non ce l�avrei mai fatta. Senza i migliori
avvocati non ti salvi dalla morte dei carceri degli Stati Uniti�.
Non
lo immaginava Joaquin Jos� che il Paese dove aveva trovato moglie
e un buon lavoro come import-export di computer sarebbe diventato
il primo bersaglio di quella che � diventata la battaglia della
sua vita, un attimo dopo avere varcato la soglia del carcere:
combattere la pena di morte nel mondo.
�E
dire che prima di questa storia l�opinione pubblica e i media
americani mi avevano convinto a essere favorevole alla pena di
morte�, confessa ora guardando negli occhi Jos� Antonio Gomez, il
ministro della giustizia del Cile dove la pena di morte � appena
stata abolita, per sempre.
Anche
il ministro Gomez � arrivato a Roma con la Comunit� di
Sant�Egidio per far accendere le luci sul Colosseo: � da un
anno, ormai, che il nostro monumento simbolo si illumina per
celebrare una vittoria sulle esecuzioni capitali nel mondo.
Ieri
sera, insieme al sindaco Walter Veltroni, Joaquin Jos� ha smarrito
lo sguardo davanti a quelle luci in una notte romana dolce come
l�abbraccio di sua mamma Sara.
E�
un brivido ad accarezzargli la schiena: �Non potr� mai
dimenticare quello che ho vissuto nel braccio della morte. Non potr�
mai dimenticare lo sguardo del mio compagno di cella quel sabato
mattina: "tutto bene per il mio appello", mi ha detto. Un
mese dopo era sopra la sedia elettrica�.
Da
domani a Strasburgo comincer� il primo congresso mondiale contro
la pena di morte, nelle aule del Parlamento europeo. Ci sar� anche
la Comunit� di Sant�Egidio, con un appello al Parlamento da
portare all�Onu: istituire il 22 giugno come giornata mondiale
contro la pena di morte.
Alessandra
Arachi
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