ARABIA
SAUDITA: SALVATO IN EXTREMIS DALLA SCIABOLA DEL BOIA
DUBAI,
27 GIU - Un giovane yemenita, condannato a morte per decapitazione per aver ucciso un cittadino
saudita, e' stato salvato
pochi attimi prima che la sciabola del boia calasse sul suo
collo perche' il padre della vittima lo ha perdonato.
Lo riferisce oggi il quotidiano saudita in lingua inglese 'Arab News'
precisando che la folla era gia' radunata in una piazza di Riad, la capitale saudita, per assistere all'
esecuzione di
Jahwi Hussein Qasim Abubakr, di 20 anni, condannato per l'omicidio di Saud ibn Daghailib Al-Markouzi
Al- Buqami ed il boia aveva gia' sollevato in aria la sciabola per decapitarlo.
Ma, all'ultimo momento, il padre di Saud si e' fatto avanti dalla prima fila
degli spettatori e, rivolto al condannato che aveva la testa incappucciata, a voce alta ha dichiarato:
''L'ho perdonato, per
rendere grazie ad Allah''.
Dalla folla, colpita dalla magnanimita' del padre, si sono innalzate grida
di elogio mentre Abubakr si prostrava al suolo ringraziando Allah per essere stato graziato.
Dall'inizio dell'anno sono state almeno 50 - secondo fonti non ufficiali -
le condanne a morte eseguite in Arabia Saudita mentre l'anno scorso, sempre secondo dati non ufficiali, le
esecuzioni sono
state almeno 121.
In Arabia Saudita, un tradizionale regno islamico, vige la legge coranica (Sharia)
che per reati particolarmente gravi o efferati come il traffico di stupefacenti, l'omicidio e la
violenza
sessuale prevede la pena capitale. In caso di omicidio, se la famiglia della vittima concede il suo
perdono, il condannato
viene automaticamente graziato.
Per l'adulterio - o i rapporti sessuali extraconiugali ad esso equiparati
- viene invece inflitta la pena di morte tramite lapidazione mentre e' prevista la flagellazione in
pubblico per
coloro che vengono sorpresi a consumare bevande alcoliche.
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