NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale 

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La Chiesa cattolica Usa scende in campo contro l'esecuzione di Timothy Mcveigh, condannato per la strage di Oklahoma City, affermando che metterlo a morte sarebbe come assecondare una richiesta di suicidio.Lo ha affermato il cardinale di Chicago Francis George, in un discorso a Evansville in Indiana. ''La richiesta di McVeigh di rinunciare a tutti gli appelli (per arrivare subito all'esecuzione, gia' fissata al 16 maggio) e' un atto di isperazione.... una richiesta di suicidio'', ha detto l'alto prelato, che parlava a una platea di cui facevano parte familiari di persone assassinate, che pero' sono diventati militanti contro la pena capitale. La sua posizione e' pienamente condivisa dalla Conferenza nazionale dei vescovi americani: ''La chiesa cattolica e' contro la pena di morte inogni caso - ha detto all'Ansa la portavoce, sorella Mary AnnWalsh - e questo include Timothy McVeigh''. L'esecuzione dell'uomo che e' stato giudicato colpevole della morte di 168 persone nell'esplosione dell'Alfred Murrah Building nell'aprile 1995 si annuncia anche piu' 'spettacolare' del solito: verra' forse trasmessa su un circuito chiuso per accontentare le decine di familiari di vittime che vogliono vederlo morire, ma che non entrerebbero mai nella saletta dei testimoni del carcere di Terre Haute in Indiana, dove c'e' la camera della morte. Ma per il cardinale George non sara' possibile trovare sollievo nella sua morte. ''E' una falsa promessa dire che la pena di morte chiude la vicenda per le famiglie'', ha affermato,aggiungendo che ''la nostra comunita' di fedeli ha sempre la speranza del pentimento'', e che McVeigh sbaglia a non cercare clemenza. ''Essere contro la pena di morte non vuol dire essere contro le famiglie delle vittime'', ha concluso. McVeigh, se verra' messo a morte, dara' il primo condannato a essere giustiziato dal governo federale dal 1963. I singoli stati Usa, com'e' noto, sono molto attivi nell'infliggere la pena capitale: dal 1976, anno in cui la Corte suprema ha reintrodotto la pena di morte, sono 697 le persone uccise nelle carceri statali, con il Texas che guida la macabra classifica delle esecuzioni.