PENA
MORTE: MCVEIGH; DIFESA, CI VUOLE RINVIO ESECUZIONE
WASHINGTON,
29 MAG - Rob Nigh, uno degli avvocati di Timothy
McVeigh, lo stragista di Oklahoma City, sostiene che e'
necessario un rinvio
dell'esecuzione prevista per l'11 giugno, se verra' provato
che l'Fbi
trattenne volontariamente documenti che dovevano essere
consegnati alla
difesa.
Nigh e' intervenuto ad una trasmissione televisiva della
Cbs (che andra'
in onda stasera) alla quale era invitato anche Rick Ojeda,
un ex agente
dell'Fbi, che ha raccontato che prove che egli
personalmente raccolse non
furono date alla difesa, che avrebbe potuto usarle a
proprio vantaggio
durante il processo.
In un'anticipazione data dalla trasmissione '60 Minutes II',
Nigh afferma
che se fosse comprovato quanto detto da Ojeda, ''cio'
dovrebbe perlomeno
cambiare il corso di questa vicenda nell'immediato futuro''.
''Se queste
dichiarazioni sono vere - ha aggiunto - il verdetto non ha
piu' integrita' e
non possiamo procedere con l'esecuzione senza sapere.
Questo ed altri agenti
hanno indicato livelli di condotta irregolare nel caso
Mcveigh, che
potrebbero essere di rilevanza criminale. Sono sopraffatto
da queste
informazioni''.
Nel marzo del 2000, dice la Cbs, Ojeda scrisse a un
senatore
repubblicano, Charles Grassley, affermando che in diversi
casi, compreso
quello della strage di Oklahoma City, l'Fbi aveva celato
documenti che
avrebbero potuto aiutare gli imputati. Nel caso McVeigh, un
magistrato
sanci' che la difesa doveva avere accesso a tutte le prove.
Sempre a '60
Minutes II', altri tre agenti Fbi hanno confermato di
sapere da tempo che
l'agenzia non aveva consegnato le prove alla difesa di
McVeigh.
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