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IRAN: CONDANNATO PERDONATO QUANDO HA GIA' CORDA AL COLLO TEHERAN, 20 APR - Un iraniano condannato alla pena capitale e' stato sottratto alla morte quando aveva gia' la corda al collo per essere impiccato, grazie al perdono concesso all'ultimo momento dai familiari della sua vittima. Lo scrive oggi il quotidiano 'Jam-e Jam'. Il condannato, Gholam Ramazanifar, doveva essere impiccato in pubblico nella citta' di Dezful. Ma quando il nodo scorsoio era gia' stato preparato attorno alla sua gola e soltanto pochi secondi prima di essere lasciato cadere nel vuoto, i congiunti dell'ucciso hanno deciso di graziarlo. In base alla legge islamica, in vigore in Iran, se i familiari dell'ucciso concedono il perdono, il condannato ha salva la vita e deve soltanto pagare alla parte offesa un risarcimento in denaro, il cosiddetto 'prezzo del sangue'. Alcuni giorni fa a Qom, citta' santa sciita iraniana, un altro uomo condannato per omicidio era stato impiccato sulla pubblica piazza dopo mezz'ora di discussioni tra i familiari dell'ucciso e un gruppo di persone che avevano inutilmente ercato di convincerli a concedere il perdono. |